AS ROMA NUOTO: INTERVISTA A LUCA FIORILLO, ATTACCANTE ROMA NUOTO

Pubblicità

INTERVISTA A LUCA FIORILLO, ATTACCANTE A.S. ROMA NUOTO

Dopo aver trascinato l’allora Black Sharks in serie A2, Luca Fiorillo è stato uno dei protagonisti dell’ultima fase del campionato giallorosso. Come giudica il lavoro svolto quest’anno dalla squadra? 

Questo era il primo anno in serie A2 per la Roma Nuoto, e si sa che il primo anno è sempre il più difficile. Il gruppo è stato costruito da zero e, come ci si poteva aspettare all’inizio, ha sofferto un po’. Poi, partita dopo partita, la squadra è cresciuta sempre di più, mettendo in difficoltà quasi tutte le avversarie incontrate. L’obiettivo per la stagione era la salvezza e l’abbiamo raggiunta.

Cosa pensa del cambio di nome, da Black Sharks a Roma Nuoto?

Credo sia stato un passaggio importante, se non fondamentale. Il nome attuale rispecchia il nome di una città importante come Roma, la capitale. Ha più appeal sia per gli sponsor che per i giocatori, e conferma la progettualità della società che continua a crescere e stupire.

Quest’anno gli impegni lavorativi le hanno impedito di partecipare alla prima parte del campionato, ma nella fase finale, in cui la Roma lottava per la conquista della salvezza, non ha saputo dire di no… Cosa l’ha spinta a tornare?

La risposta è molto semplice: il legame fortissimo che ho con la società e la squadra. Purtroppo per la gran parte del campionato sono stato impegnato con il lavoro, ma ho sempre cercato di seguire la squadra. Appena possibile ho provato a dare una mano, anche se non ero al 100% della condizione fisica. Ne approfitto per ringraziare tutti i ragazzi che mi hanno accolto e integrato subito nel gruppo.

Qual è, a suo giudizio, un punto di forza e un punto debole del vostro team?

Un punto di forza è sicuramente il giusto mix di giocatori di esperienza come Lisi, Gazzarini e Spezio, miscelati a giovani interessanti che hanno la possibilità di lavorare vicino‎ a loro.

Per quanto riguarda il punto debole direi la costanza di prestazioni, ma questa è una conseguenza della presenza di molti giovani alla prima esperienza da protagonisti in A2 e del fatto che la squadra sia stata costruita da zero.

L’obiettivo prefissato ad inizio anno è stato raggiunto. Pensa che la Roma avrebbe potuto fare ancora meglio?

Nello sport, come nella vita, non bisogna mai accontentarsi, però credo che come neopromossa la Roma si sia comportata bene. Forse meriterebbe qualche punto in più, ma la stagione, anche se faticosa, la considererei positiva.

Ora vi attende l’ultima sfida in casa del Muri Antichi, dove potrete giocare senza alcuna pressione. 

Sì, anche se nessuna delle due squadre avrà pressioni particolari, onoreremo al meglio l’ultimo impegno della stagione.

Che idea si è fatto del livello di questa Serie A2?

Quest’anno ho visto più partite di quante ne ho giocate, quindi mi sono fatto un’idea dall’esterno e ritengo che, rispetto a qualche anno fa, il livello si sia abbassato un po’. Oltretutto credo che la serie A2 debba essere una palestra per i giovani promettenti, invece vedo ancora in alcuni allenatori una certa titubanza a “gettare” i più inesperti nella mischia. Se vogliamo dare continuità al ciclo positivo della nazionale maggiore bisogna rifornirla con le nuove generazioni, dando però loro la possibilità di crescere.

Secondo lei le nuove regole introdotte quest’anno hanno cambiato il modo di arbitrare?

Per il momento direi di no, perché devono essere ancora metabolizzate sia dagli arbitri che dai giocatori. Credo che nel momento in cui verranno applicate con fiscalità emergeranno alcune difficoltà da entrambi le parti.

Pensa già al prossimo anno? 

Ovviamente ci penso, ma non è questo il momento per prendere decisioni. Ribadisco che sono legato alla Roma Nuoto e le scelte che farò saranno per il bene della squadra‎. Forza ROMA!

Le3cshop.com