Boscoreale: “MAGGIO DEI MONUMENTI”, GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO PER L’APERTURA STRAORDINARIA DEL SITO OVE VENNE SCOPERTO IL “TESORO DI BOSCOREALE”

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Strepitoso successo ha ricevuto, nell’ambito del “Maggio dei Monumenti”, anche l’iniziativa dell’apertura straordinaria, per la prima volta al pubblico,  di Palazzo De Prisco in Via Sanfelice, risalente all’800, oggi vincolato e dichiarato Monumento Nazionale,dimora dell’onorevole Vincenzo De Prisco, proprietario dello stabile, e scopritore della Villa della Pisanella, meglio nota come la Villa del Tesoro di Boscoreale. Il Palazzo appartiene oggi alla proprietà degli eredi del prof. Vincenzo Albano.

L’evento, che ha concluso le manifestazioni del “Maggio dei Monumenti” di Napoli, e del programma “Girando intorno al Vesuvio 2014, le passeggiate di cittadini per il Parco”, ha richiamato stamane centinaia di visitatori presso lo storico Palazzo che -guidati dai volontari delle associazioni locali che hanno affiancato il Comune-  hanno potuto apprezzarne gli affreschi e la sua intatta bellezza.

Compiaciuti per l’ottima riuscita dell’evento il sindaco Giuseppe Balzano e l’assessore ai beni culturali Paolo Persico, che hanno spiegato: “Oggi riscopriamo Palazzo De Prisco facendo in modo che si lanci ai cittadini di Boscoreale e di tutta la comunità vesuviana un concorso d’idee per valorizzarlo e ipotizzare un futuro che sia luogo per la cultura e per la crescita della città”.

Il Palazzo a due piani, di chiaro gusto neoclassico, che si affaccia in Via Luisa Sanfelice, nel cuore del centro storico, presenta una zoccolatura di pietra vesuviana scheggiata nella quale si aprono le finestre dei locali seminterrati. Segue uno spesso bugnato che crea forti chiaroscuri che caratterizzano la facciata. Al centro è il portale in pietra di lava dalla linea semplice, con capitelli stilizzati di forma geometrica a segnare l’imposta dell’arco. Al lati, quattro finestre, elegantemente impaginate nel bugnato, danno luce ai locali del piano terra. Alle estremità sono due piccoli ingressi secondari, anch’essi incorniciati da portali dal piedritti in pietra locale. Due i balconi: uno sull’ingresso principale ed uno disposto lateralmente. Varcata la soglia del semplice portale si è subito immersi in una calma visiva e dolce che marca la voluta estraneità di questo “monastero privato” dalle case che lo circondano. Al piano nobile, costituito da grandi stanze coperte a lamia e tutte affrescate con pitture di stile pompeiano, esplode in tutta la sua evidenza l’amore per l’antico da parte dell’on. Vincenzo De Prisco. Il piano nobile ospita una grande loggia che fiancheggia il corpo di fabbrica a destra della facciata. Le pitture parietali che decorano l’interno del Palazzo sono in gran parte tratte dal repertorio decorativo della Villa di P. Fannius Synistor. Le decorazioni parietali, realizzate dopo il 1899, sono opera del pittore Geremia Discanno (Barletta 1839 – Napoli 1907), uno dei massimi decoratori in “stile pompeiano”. Al pittore Nicola Ascione (Torre del Greco 1870 – Napoli 1957) si devono le decorazioni di alcuni quadri centrali delle lamie, realizzati nel 1906. Le opere dai colori vivaci, tipiche dell’artista, rappresentano un baccanale di ispirazione pompeiana; l’altra un soggetto mitologico: Venere e Cupido. Uno sguardo particolare merita il giardino ad agrumeto annesso al Palazzo, perfettamente conservato e particolarmente ricco di piante e arredato da tavoli con sedili in pietra, alcuni reperti archeologici, come un dolio, che conclude visivamente il viale di accesso al giardino, lato vico Sanfelice, e infine pezzi di macina in pietra di età romana che testimoniano ulteriormente l’amore per il bello e l’antico da parte del proprietario.

In occasione dell’apertura straordinaria, presso il Palazzo sono state esposte delle installazioni artistiche di autori locali contemporanei quali: Antonio Carotenuto, scultore e pittore, diplomato all’Accademia di Belle Arti di Napoli sez. scultura, docente di Arte e Immagine; il gruppo di artisti di Vesuvio Creativo, Bigal, Neotto, D’Aquino, D’Ambrosio e dei giovani artisti Umberto Carotenuto e Serena Esposito, per dare un input al lancio dell’iniziativa del concorso d’idee volto alla valorizzazione e all’individuazione di una probabile destinazione d’uso per lo storico Palazzo.

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