Cambiamenti ai vertici delle Forze dell’Ordine

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Nell’unirci al saluto per i dirigenti delle FF.OO. che lasciano i nostri territori, sottolineo che la lotta alla criminalità organizzata non si fa cambiando i comandanti ogni due o tre anni o passando da Compagnia una Tenenza …. La lotta alla criminalità la si fa motivando il personale, utilizzando al meglio le risorse che si hanno, ma soprattutto decidendo, una volta e per sempre, che il nostro territorio e sotto il controllo della criminalità organizzata!

Per questo riteniamo che spesso un trasferimento di un appartenente alle forze dell’ordine deve essere ponderato e, non fatto per sole logiche e dinamiche interne, organizzative o di carriera. La permanenza sul territorio può e deve essere un valore aggiunto per chi svolge questo tipo di lavoro, perché da la possibilità di capire chi si ha intorno e come contrastarli.

La criminalità la si contrasta non riducendo risorse economiche (proprio in questi giorni si parla di un prolungamento ancora di qualche anno del blocco stipendiale per gli operatori di polizia), personale, e concreti provvedimenti operativi..….

Già in altre occasione abbiamo detto non è possibile tagliare le risorse ha chi contrasta la criminalità organizzata perché significa dare un chiaro segnale di resa. Le risorse economiche oltre ad essere necessari per il pagamento degli stipendi sono necessari per la formazione del personale e per l’impiego operativo.

Nel nostro territorio abbiamo già suggerito di chiedere al prefetto di farsi promotore presso il Ministro dell’Interno e dell’Economia per impiegare il personale della Guardi di Finanza che sta nei reparti non Operativi e che vi sono a Formia e a Gaeta: questo vale qui per la Guardia di Finanza ma varrebbe a Nettuno o in altri posti per La Polizia di Stato, a Velletri o in altri luoghi per i Carabinieri.

Bisogna anche che i comuni collaborino con le forze dell’Ordine, magari anch’esse investendo sulla legalità. Non si può dire che in questa zona il turismo è una risorsa e poi lasciare che il territorio resti sotto il controllo criminale. Piccoli provvedimenti come l’istallazione di telecamere, una stretta collaborazione con le forze dell’ordine per reprimere i fenomeni degli affitti abusivi, un controllo sulle residenze ed i flussi migratori, aiutare le forze dell’Ordine a capire i cambiamenti di licenze commerciali, controllo sugli affidamenti degli appalti pubblici e non per ultimo prevenire il voto di scabio.. Sicuramente tutto questo sarebbe di ausilio alla lotta alla criminalità organizzata.

Per questo auspichiamo che coloro che si avvicenderanno in questi giorni nel dirigere i vari comandi di Polizia tenessero ben presente che questa loro permanenza non deve essere un passaggio per un avanzamento di carriera o un momento transitorio per raggiungere località ambite, ma deve essere, cosi come lo è stato per taluni loro predecessori, un contributo al contrasto ala criminalità sul territorio.

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