CASA ROMA: L’AS.I.A USB SCRIVE A MARINO, RIPRISTINARE URGENTEMENTE L’ACQUA ALLE FAMIGLIE DEL PDZ SPINACETO 2

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L’AS.I.A USB scrive al Sindaco di Roma, Ignazio Marino, per chiedere di ripristinare con urgenza l’erogazione dell’acqua agli inquilini che vivono negli alloggi del Piano di Zona Spinaceto 2.

Senza alcun preavviso, ACEA ha sospeso dal 3 settembre scorso l’erogazione dell’acqua a 60 famiglie che vivono negli alloggi di proprietà del Consorzio Vesta, posti sotto sequestro dalla Magistratura di Roma a seguito dell’inchiesta sull’uso illegale dei finanziamenti ricevuti dalla Regione Lazio nell’ambito dei piani di edilizia agevolata. Sempre senza preavviso, ieri, 5 settembre, ACEA ha sospeso l’erogazione dell’acqua anche alle 20 famiglie abitanti in via Butera 37,  sempre nel Piano di Zona Spinaceto 2 ma negli alloggi della soc. IRCOS, la quale ha anch’essa usufruito delle agevolazioni previste dai finanziamenti dell’edilizia agevolata applicando canoni vicini ai prezzi di mercato.

Nonostante le rassicurazioni giunte ai vari livelli da parte di esponenti di Roma Capitale e dell’Assessorato alla Casa della Regione Lazio, a tutt’oggi non è stata ripristinata l’utenza.
Pertanto l’AS.I.A USB richiede un intervento urgente per porre fine a questo comportamento irresponsabile e lesivo della salute pubblica dei cittadini, che al danno già ricevuto aggiunge una amara beffa per tutte le famiglie coinvolte.

L’AS.I.A USB chiede inoltre un incontro urgente con il Sindaco Marino per conoscere i motivi dei tanti ritardi dell’Amministrazione capitolina, in particolare dell’Assessorato all’Urbanistica, che stanno impedendo la definitiva risoluzione di un problema che riguarda non solo la Vesta ma tutti i Piani di Zona di edilizia agevolata, portato alla luce grazie all’intervento della magistratura e sollecitato dalla denuncia della stessa AS.I.A

Lo strumento dei PdZ di edilizia agevolata, realizzato in modo distorto come conferma l’inchiesta della magistratura, è stato per il Lazio l’unico piano di edilizia sociale degli ultimi 15 anni, finanziato con i fondi pubblici e realizzato dai privati (società costruttrici, consorzi e cooperative).

Da oltre due anni l’AS.I.A USB, insieme ai numerosi comitati degli inquilini dei PdZ, sta chiedendo giustizia per cancellare una pagina nera che ha visto l’uso improprio e truffaldino dei fondi destinati ad affrontare l’emergenza casa nella nostra città.

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