CasaPound contesta la venuta di Renzi a Minturno.

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Riceviamo e pubblichiamo

I militanti di CasaPound a Minturno hanno affisso uno striscione davanti l’ingresso della stazione con su scritto: “chi affama il popolo non è il benvenuto”, il riferimento è alla visita che il segretario del partito Democratico svolgerà nel comune del sud pontino. Marco Moccia, leader minturnese del movimento commenta quanto segue: “dopo un’attenta riflessione e dopo notevoli pressioni subite da parte delle forze dell’ordine, abbiamo preferito evitare prove di forza che avrebbero avuto semplicemente l’effetto di dipingere la nostra cittadina come invasa da violenti e antidemocratici. Non vogliamo questo per il nostro paese -prosegue Moccia- anzi, abbiamo sempre dichiarato e siamo convinti che Minturno meriti il meglio, per questo abbiamo preferito non partecipare al teatrino che ci avrebbe visti come quelli che non sanno dialogare, i soliti sfascisti. Non abbiamo voluto partecipare al patetico teatrino del Sindaco Stefanelli e della sua amministrazione targata Pd, per questo abbiamo preferito disertare una stazione militarizzata come mai, nonostante i disagi che quotidianamente vivono i pendolari, nonostante l’emergenza sicurezza che viviamo da mesi, nonostante che con l’avvicinarsi dell’inverno alcune zone sono ancora senza acqua. Se ne avessimo avuto la possibilità avremmo chiesto spiegazioni sulle mille carenze del nostro territorio, queste semplici domande avremmo voluto porre all’ex presidente del consiglio(in realtà presidente ombra), gli avremmo altresì voluto chiedere come mai con la sua presidenza la disoccupazione giovanile è aumentata insieme ad una pressione fiscale soffocante, come mai ha pensato unicamente a riempire le nostre città di clandestini provenienti da tutte le parti del mondo rendendo così le nostre strade insicure, avremmo voluto chiedergli come mai non ha pensato a creare nuovi posti di lavoro, sovvenzionare la piccola e media impresa, il trasporto pubblico, la sanità. Avremmo voluto chiedergli tante cose, ma purtroppo in una nazione come la nostra a sovranità e libertà limitata ciò non è stato possibile. Per questo abbiamo comunque voluto dire la nostra in un modo semplice ed efficace, ma che rappresentasse al meglio il comune sentire dei minturnesi, signor Renzi, lei a Minturno non è il benvenuto.”

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