CORI: 91° DELLA NASCITA DI ELIO FILIPPO ACCROCCA

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Nel giorno della ricorrenza del 91° anniversario della nascita del poeta corese Elio Filippo Accrocca, l’Associazione culturale Arcadia e l’Amministrazione comunale – Assessorato alla Cultura – hanno organizzato un pomeriggio di commemorazione poetica. L’appuntamento per tutti gli interessati è per giovedì 17 aprile, alle ore 19.00, presso la biblioteca civica che porta il suo nome, sita nei locali di Palazzo Prosperi Buzi, in vicolo Macari. Chiunque volesse contribuire attivamente può portare tre versi del poeta a sé cari, che non dovrà necessariamente leggere in pubblico, ma utilizzare secondo le istruzioni che riceverà la sera stessa dagli organizzatori.

Figura poliedrica e complessa, Elio Filippo Accrocca nacque a Cori, ove oggi riposa, il 17 aprile 1923, in via Ninfina, 50, da Livio e Caterina Pistilli. La famiglia, di umili origini popolane, si trasferì quasi subito a Roma, dove Elio morì improvvisamente l’11 marzo 1996. Allievo ed amico di Giuseppe Ungaretti, decisivo per la sua formazione poetica, fu il Capostipite del Gruppo di Portonaccio, annoverato tra i grandi poeti postbellici italiani, il più significativo esponente dell’area romana. Un artista ed intellettuale a tutto tondo, che seppe vivere intensamente il suo tempo, forte della propria fede nella poesia da lui definita un remo per approdare nel nuovo millennio. Co-fondatore di numerosi Premi di Poesia, nel 1979 ricevette il Premio Internazionale “Città di Roma” per la sua attività giornalistica.

La sua vita intensa e solcata da vari lutti familiari fu l’ispiratrice di versi dolorosi. Ma nelle sue opere cantò anche la città di origine, luogo dell’infanzia e della memoria del mondo antico, consapevole della sua fondazione leggendaria e della sua storia pre-romana. Insieme a Roma ha cantato le città e le genti d’Europa, lasciandoci pagine di straordinaria attualità dove l’Europa, più che un luogo letterario, si manifesta come una entità culturale, un insieme di sensazioni che ne fanno un soggetto poetico in senso antropologico. La poesia europea di Accrocca si intreccia con quella delle sue riflessioni sull’esistenza, sull’infinito, sul tempo, sullo spazio, sulla vita concreta di ogni giorno.

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