Latina: Maraini e Chiara d’Assisi connubio perfetto per gli studenti del Majorana

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100_6353Un incontro, quello di Dacia Maraini, realizzato solo ed esclusivamente con gli studenti del liceo “Majorana” di Latina che ha lasciato il segno: L’occasione è stata data venerdì 31 ottobre dalla presentazione del suo libro “Chiara D’Assisi – elogio alla disobbedienza” edito dalla Rizzoli. La conferenza, aperta dalla dirigente dell’istituto prof.ssa Stella Fioccola, dal professor Giorgio Maulucci, insieme al giovane scrittore Claudio Volpe, rientrava nel progetto letteratura e teatro portato avanti dalla docente prof.ssa Alano: Tra il pubblico, anche l’attrice Lina Bernardi, che ha recitato “Donne mie” una delle più belle poesie dell’autrice. La Maraini, ha preferito lasciarsi guidare dalle domande degli studenti, piuttosto che fare un monologo e le domande e le curiosità in questione sono state veramente tante, un segno questo che il libro ha colpito l’immaginazione dei numerosi studenti che gremiva l’aula magna dell’istituto. Tanti gli argomenti toccati, dal medioevo ai giorni nostri, maschilismo e figura femminile, letteratura, teatro, partendo naturalmente dalla figura espressiva di Chiara d’Assisi che prima d’essere Santa è stata soprattutto Donna. Il libro, è la storia di un incontro, intimo e provocatorio: tra una grande scrittrice che ha fatto della parola il proprio strumento per raccontare la realtà e una donna intelligente e volitiva a cui la parola è stata negata. Non potrebbero essere più diverse, Dacia Maraini e Chiara d’Assisi, la santa che nella grande Storia scritta dagli uomini ha sempre vissuto all’ombra di Francesco, eppure sono indissolubilmente legate dal bisogno di esprimere sempre la propria voce. Chiara ha dodici anni appena, quando vede “il matto” d’Assisi spogliarsi davanti al vescovo e alla città. È bella, nobile e destinata ad un ottimo matrimonio ma quel giorno la sua vita si accende del fuoco della chiamata: seguirà lo scandaloso trentenne dalle orecchie a sventola e si ritirerà dal mondo per abbracciare, nella solitudine di un’esistenza quasi carceraria, la povertà e la libertà di non possedere. Sta tutta qui la disobbedienza di Chiara, in questo strappo creativo alle convenzioni di un’epoca declinata al maschile. Ieri come oggi, avere coraggio significa per una donna pensare e scegliere con la propria testa, anche attraverso un silenzio nutrito d’idee. In questo racconto (che in realtà inizia sotto forma di scambio d’email e poi diventa un diario), che a volte si fa scontro appassionato, segnato da sogni e continue domande, Dacia Maraini traccia per noi il ritratto vivido di una Chiara che prima è donna, poi santa dal corpo tormentato ma felice: una creatura che ha saputo creare un linguaggio rivoluzionario e superare le regole del suo tempo per seguirne una, la sua. “Questo libro – spiega l’autrice – è essere un segnale, una spinta per noi donne (ma poi in realtà per tutti noi) per tentare di tornare a galla nella società. Di segnali ultimamente ce ne sono tanti, in primis Papa Francesco che dice cose abbastanza nuove e si muove in modo diverso da come la Chiesa fino ad oggi si è comportata. Inoltre c’è una voglia che arriva dal basso di dire basta ai privilegi, alle avidità di potere, alle astuzie, agli imbrogli, alla disonestà. E questa voglia di cambiamento arriva in particolare dalle scuole e ne sono felice”, inoltre, la Maraini, incalzata dalle domande degli studenti, ha ripetuto l’importanza del libro e della lettura: “Un libro – ha spiegato la scrittrice – è riuscito, quando si crea un rapporto con il lettore. Chi legge un libro, in un certo senso lo riscrive: mette in moto l’immaginazione. Senza immaginazione l’uomo non esiste. L’immaginazione è il principale motore della nostra vita. Non dimenticate mai che il grado di civiltà di una popolazione si calcola dal grado di lettura”, infine ha chiuso dicendo: “Sono sempre alla ricerca di qualcosa; il mio scrivere implica sempre un cercare di capire. Ecco perché sono importanti gli incontri e i confronti come quello d’oggi con voi studenti. Per me, e sono sicura anche per voi, è uno scambio di pensiero importantissimo”.
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