Latina – PUMS e finanziamento regionale ai trasporti locali: le precisazioni dell’Amministrazione

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In merito alle affermazioni sulla mobilità riportate da alcuni quotidiani, l’Amministrazione comunale intende precisare.

Per quanto riguarda il piano urbano della mobilità sostenibile – PUMS – si precisa che è stato redatto e presentato in occasione della settimana della mobilità sostenibile a settembre 2013.

Il Piano è stato realizzato dagli uffici senza nessun aggravio per il bilancio comunale e presentato in commissione europea per partecipare ad un premio che consentirebbe la sua attuazione in virtù di una programmazione studiata e attenta che l’Amministrazione sta mettendo in campo sin dal suo insediamento per una mobilità sostenibile e vicina agli standard europei. Il PUMS è stato creato a partire dalle esigenze della città, valutando l’impatto della viabilità anche dei Comuni limitrofi, la situazione attuale, i ritardi accumulati con le passate gestioni amministrative, per poi indicare le strategie più idonee al raggiungimento dell’obiettivo: incentivare i trasporti pubblici, ridurre la mobilità privata e far convivere in tutta sicurezza i vari utenti della strada.

Ora, priorità dell’Amministrazione, avendo già redatto il PUMS, è quella di chiedere con forza alla Regione Lazio di mantenere l’attuale contributo regionale, già sottodimensionato per l’estensione territoriale del Comune di Latina, al fine di assicurare i collegamenti effettuati dall’attuale gestore su tutto il territorio comunale. I disservizi di Cotral, causati dalla soppressione di corse, una media di 26 corse in meno al giorno in tutto il territorio Provinciale, mettono a dura prova l’intero sistema della mobilità urbana ed extra urbana nel Comune di Latina.

Come ribadisce il sindaco Di Giorgi: “Tagliare in maniera indiscriminata risorse essenziali per i trasporti significa penalizzare ancora una volta il popolo dei pendolari ed in particolare gli studenti ed i lavoratori con conseguenze disastrose, e di fatto, con il diniego e la lesione di diritti fondamentali come il diritto al libero movimento, al lavoro e allo studio.  C’è l’impossibilità quotidiana per gli utenti a raggiungere i paesi limitrofi e relegando i pendolari all’isolamento socio-culturale. Questa amministrazione sente il dovere di rappresentare alla Regione che gli eventuali tagli avranno ripercussioni  negative  con ricadute  sull’intera mobilità urbana e con il concreto rischio di tagli chilometrici per i collegamenti con la stazione ferroviaria e le zone Q4, Q5  e Borghi. Per questo siamo disponibili a trovare qualsiasi alternative possibili. Ringrazio il delegato alla mobilità, Alberto Pansera, per il lavoro che sta compiendo in tal senso”.

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