Minturnae, la città di Apicio

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CULTURA: E’ stato presentato questa mattina (3 dicembre n.d.r.) il progetto Minturnae città di Apicio, il gastronomo e cuoco dell’antica Roma vissuto a cavallo fra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. e descritto come amante dello sfarzo e del lusso, ma soprattutto principale fonte della cucina romana.

A presentare il progetto, la direttrice del Comprensorio Archeologico dell’Antica Minturnae, l’antica città che, come ha spiegato la Dott.ssa Bellini, vuole tornare a vivere, divenendo un polo di attrazione del turismo culturale del sud della provincia, affiancata da Marcello Caliman, giornalista, cultore di storia del territorio e Presidente di Italia Nostra, associazione che ha supportato lo sviluppo del progetto, e da Isabella Quaranta, Presidente della Consulta Cosind, che ha letto un brano in cui si parlava della maestria culinaria di Apicio, scritto dalla Professoressa Paola Di Biasio.

Il progetto “Minturnae città di Apicio”, è stato abbracciato dall’amministrazione comunale di Minturno, rappresentata dal consigliere delegato al turismo, Giuseppe Pensiero, che si è congratulato con chi ha voluto riscoprire il cuoco dell’antica Roma che ha trascorso gran parte del suo tempo in una villa sita a Minturno, città di mare famosa nell’antichità per le dimensioni dei gamberi che vi si pescavano, persino più grandi di quelli di Alessandria d’Egitto o di Smirne.

La presentazione è poi proseguita all’interno dell’area archeologica.

di Enrico Duratorre

 

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