Minturno: Passeggiata sull’arenile di pontone tra rifiuti, ruderi e carcasse di animali.

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Alcuni cittadini di Minturno Martedi sera, hanno pensato bene di effettuare una bella e suggestiva passeggiata sull’arenile di Pontone, infatti, intorno alle ore 18.00, si sono recati nei pressi della foce del Garigliano e, parcheggiata l’autovettura in uno dei tanti spiazzali ricavati nei diversi accessi al mare, si sono avviati sulla spiaggia intenti, come tutti, a godersi brezza marina, iodio e profumo di salsedine. Fantasie, pure fantasie di chi si aspetta di trovare se non il paradiso, almeno un luogo dove, dopo tutto in un paese civile come il nostro vi è alla base dell’economia (almeno a Minturno), il turismo in tutte le sue forme. Infatti si sono trovati davanti uno spettacolo che se dovessimo prendere ad esempio Carlo Levi potremmo affermare che Cristo si è fermato prima di Monte D’argento. Uno spettacolo indecente alla vista e all’olfatto, uno scenario che forse nemmeno nei films dell ‘horror si trova: distese di rifiuti di ogni genere. alcuni di questi addirittura bruciati forse con l’intento di fare pulizia, apportando con le ceneri rimaste sulla rena un ulteriore contributo alla già persistente degradazione dell’ambiente. E ancora, carcasse in stato di putrefazione, emananti mali odori avvertibili a distanza, ruderi di ipotetiche abitazioni ricavate sull’ arenile ecc. Uno scenario vergognoso, disdicevole che testimonia la mancanza di interesse delle Amministrazioni senza scrupolo alcuno. Amareggiati e schifati, i cittadini di Minturno, sono ritornati all’autovettura dove per finire hanno anche riscontrato la presenza di numerose lastre di Eternit. Insomma un luogo che fra non molto sarà meta (si fa per dire) di numerosi turisti che del litorale Minturnese preferiscono zone meno affollate ma sicuramente più accessibili e soprattutto igienicamente sicure.20140423_194053

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