Prendiamola “sportivamente”…

pubblicità

 

golfo-di-gaetaLa chiusura di un progetto, soprattutto se rivolto ai giovani, è sempre una sconfitta per tutta la comunità, non ci sono vincitori e vinti, ma si esce tutti sconfitti.

E’ un golfo quasi in ginocchio, il nostro, per quello che riguarda gli impianti sportivi. Che la situazione del Sud Pontino non fosse felice si capisce già camminando per la strada, dove a parte le dovute eccezioni ci sono situazioni di abbandono preoccupanti.

Non esula dalla preoccupante situazione neanche lo sport, che parlando dal punto di vista degli impianti paga dazio in tutte le categorie sportive.

Gaeta: Ripristinato l’impianto del “Riciniello” che torna ad aprire le porte dopo quasi 2 anni con progetti futuristici di copertura e sistemazione che comunque lasciano ben sperare. La situazione preoccupante spetta alla pallamano (a dicembre saranno passati esattamente 20 anni dall’ultima gara ufficiale di Serie A nella struttura di Via Venezia, che ha visto i più forti giocatori del mondo indossare la maglia dello Sporting Club Gaeta). Ora le due formazioni gaetane sono costrette ad “emigrare” altrove per giocare le proprie gare interne e anche per effettuare allenamenti in giornate con condizioni meteo particolari. Tralasciamo la situazione degli sport all’aperto, questione che ora si sposta alla stagione estiva, e sorridiamo pensando che il Palazzetto di Serapo continua ad essere un centro disponibile, eccezion fatta per il calcio a 5 che deve ancora giocare sul bagnato categorie dove già si parla di parquet.

Formia: situazione ancor più grave alla luce del vero e proprio terremoto in corso nel mondo del calcio, dove rientra non solo l’impianto di Maranola, bello ma incompleto e futuribile solo con tanto impegno (ma noi ci speriamo). Il PalaFavoccia si è appena rifatto parzialmente il look con il nuovo parquet, anche se la struttura è obsoleta se comparata ad alcuni impianti che ospitano le gare di basket e volley di categoria. Altro temporale è la “situazione affidamento impianti” con il Palazzetto di via Amendola chiuso e fermo con le 4 frecce…almeno per ora.

Minturno: Il PalaBorrelli è stato sistemato con lacrime e sangue dalle società che ospita, ma è comunque da rendere più funzionale e accogliente nonostante si sia già a buon punto. Ad avere problemi è il Carafa-Conte, dove si paventa l’indisponibilità nelle prossime giornate oltre al fatto che il sintetico sembra il sogno nel cassetto oramai da una vita. Gli altri impianti calcistici sono obbligati alle “coccole” delle società che lo utilizzano.

Castelforte: Dopo la fusione calcistica si è lavorato giorno e notte per evitare viaggi fuori porta e sembra che la cosa per il momento sia riuscita. Romantico il campo ma mancano molte cose che possono rendere la giornata di sport ospitale. Non citiamo altri impianti in quanto c’è una bellissima palestra ma le realtà che ci sono non riescono a decollare.

Santi Cosma e Damiano: Bello il lavoro fatto sul campo dell’Ausente, ma anche qui non parliamo di impanto futuristico anche se la posizione è promettente.

 

Redazione Overtime RTG

Pubblicità