Quelle decisioni che procurano una pericolosa Giurisprudenza per tutto il Calcio

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colosseum formia calcioQuesto vuole essere un monito oggettivo e sul quale la Federazione e tutti le componenti del calcio, dilettantistico e non, devono assolutamente riflettere e darsi delle risposte concrete. Quando si prendono decisioni sul campo, da parte dei Direttori di gara, e fuori dal campo da parte della Giustizia Sportiva, si deve agire nella consapevolezza che si stannocreando precedenti giurisprudenziali molto pericolosi per il mondo del calcio. Il Real Colosseum oggettivamente per la seconda volta è protagonista di tali decisioni, ma la cosa più sconcertante è che per la seconda volta sia l’Arbitro Dario Di Francesco di Ostia Lido ad essere il protagonista di uno 0 a 3 a tavolino, proprio a favore del Real Colosseum.

Veniamo al primo caso. La partita in questione è del Campionato di Promozione Giorne C, 14ma giornata si affrontano Team Nuova Florida e Real Colosseum, uno scontro diretto tra la seconda (Team Nuova Florida) e la terza (Real Colosseum). Il Team Nuova Florida  conduce per 2 a 1 (e finirà così) quando al minutio 25 del secondo tempo, scoppia un petardo sulle tribune, non in campo. Un giocatore del Real Colosseum lamenta dolore ad un orecchio, viene soccorso e portato in ospedale.  L’arbitro, Di Francesco di Ostia, fa proseguire l’incontro fino alla fine che si concluderà come detto 2 a 1 per il Team Nuova Florida.

Il giorno seguente, il Real Colosseum presenta reclamo. Il Giudice Sportivo BASANDOSI SUL REFERTO ARBITRALE del Sig. Di Francesco di Ostia, dispone la vittoria 0 a 3 a tavolino in favore del Real Colosseum.

Le motivazioni nel referto dell’arbitro, dicono che il petardo è stato esploso dai sostenitori del Team Nuova Florida, perchè dove è esploso il petardo c’erano sostenitori con sciarpe dei colori sociali di quella società, provocando un danno al Real Colosseum (il giocatore sostituito).

LA DECISIONE CHE CREA UN  PRECEDENTE PERICOLOSO PER IL CALCIO QUAL’E’?

Come abbiamo potuto verificare anche noi presenti al Centro Certosa mercoledi, questi impianti sportivi non sono come da noi, ovvero stadio “classico” con tribune separati e cancelli. L’ingresso è libero, i settori sono aperti: ognuno può mettersi dove vuole. Fatto sta che anche nella gara tra Real Colosseum e Formia, nella tribuna destinata agli ospiti, c’erano molte persone di Roma, di altre squadre e del Colosseum stesso.

A seguito di questa decisione che ha condannato il Nuova Florida, tenuto conto di quanto precisato sopra, il direttore di gara ed il Giudice Sportivo, creano un precedente molto pericoloso. Durante una partita infatti, un persona che vuole far perdere la squadra avversaria, basta che indossi una sciarpa con i colori di quella società che intende far soccombere, e compia un gesto simile. Semplice. Se questa fosse la regola, in ogni partita di calcio, ci si potrebbe assicurare la vittoria garantita con questo semplice stratagemma. Questo è il messaggio o il suggerimento che vogliono dare tali decisioni? (sic!)

Dello stesso tenore è ciò che si è verificato nella semifinale di Coppa Italia tra Real Colosseum e Formia Calcio. L’arbitro è sempre il Sig. Di Francesco di Ostia. Al minuto 42 del secondo tempo, ed avendo comunicato alle panchine 5 minuti di recupero (per un totale quindi di 8 minuti da giocare) con il Formia che aveva messo alle corde gli avversari, e a cui serviva solo un gol per recuperare lo svantaggio dell’andata, decreta la sospensione della partita sullo 0 a 0.

La motivazione nel referto dell’arbitro, dicono che non c’erano più le condizioni per proseguire l’incontro. Cosa è successo? E’ successo che l’assistente di linea n°2, ha lamentato ingiurie, sputi e anche qualche sasso tirato dai tifosi ospiti. Una deduzione sui sassi (ma reputatela pure di parte) da una distanza, tra la rete di recinzione ed il guardalinee, di un metro se becchi uno o più SASSI in testa, stramazzi a terra e non ti alzi più, cosa che non è successa al signor Duca di Ciampino.

LA DECISIONE CHE CREA UN  PRECEDENTE PERICOLOSO PER IL CALCIO QUAL’E’?

A seguito di questa decisione che ha condannato il Formia a non potersela giocare fino alla fine, si crea un precedente molto pericoloso.

1 -Durante una partita infatti, potrebbe accadere la stessa cosa spiegata in precedenza per il petardo. Basta che un sostenitore avversario tiri qualcosa all’assistente per decretare la sconfitta di una squadra.

2 – Accertato il fatto, che l’assistente in questione non ha riportato alcuna ferita, perdite di sangue ed altro (accertato dalle riprese Tv e dal Dottore di campo del Real Colosseum) e che sia uscito dal campo visibilmente autonomo e senza mostrare alcun danno fisico, una decisione così autonoma dei direttori di gara, potrebbe porre fine a qualsiasi partita in qualsiasi momento.

3 – come spesso accaduto anche in serie A , perchè prima di sospendere la partita e regalare la finale al Real Colosseum, il Sig. Di Francesco di Ostia non ha disposto il cambio lato dei suoi assistenti? L’arbitro ha anche la possibilità, nel caso in cui uno o tutti e due gli assistenti non siano in grado di continuare, di sostituirli entrambe con i dirigenti delle due Società (vedi gara Casertana – Lecce)

4 – Perchè se c’erano gravi problemi di sicurezza ha detta del Sig. DI Francesco di Ostia, le Forze dell’Ordine presenti non sono intervenute? (Perchè nulla è successo in realtà)

Una riflessione a parte la facciamo sulla designazione. Il Formia nella gara esterna contro il Tecchiena è stato diretto da un arbitro di IMOLA, mentre nella gara esterna a Pontinia da un arbitro di PALERMO. Per una Semifinale a ROMA è stato opportuno designare un arbitro di OSTIA e per giunta il Sig. Dario Di Francesco già “recidivo” nella gara Team Nuova Florida – Real Colosseum?

Bisogna intervenire assolutamente su queste questioni, si creano precedenti molto pericolosi che possono rovinare la vera essenza dello sport.

 

Ufficio Stampa Formia Calcio

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