Regione: RIFORME. PETRANGOLINI: UNICA VIA E’ DARE RISPOSTE AI CITTADINI

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“Oggi si parla delle Regioni solo a causa degli scandali sull’uso delle risorse pubbliche utilizzate in modo spesso improprio, se non abusivo. Per questo, quando parliamo di come riformare l’architettura dello Stato, dobbiamo essere consapevoli che l’unica via da seguire è quella di dare risposte adeguate alle richieste dei cittadini”. Lo ha dichiarato Teresa Petrangolini, consigliera regionale del gruppo ‘Per il Lazio’, nel corso del convegno “Le Regioni e la riforma costituzionale. Tra Federalismo e partecipazione dei cittadini”, organizzato dall’ufficio di presidenza del Consiglio regionale del Lazio e che ha visto un’ampia partecipazione di sindaci e amministratori locali, consiglieri regionali ed esperti costituzionalisti. Tra questi anche i membri della Commissione per le riforme costituzionali Luciano Violante, Stefano Ceccanti, Francesco Clementi e Ida Nicotra.

“Occasioni di studio e di riflessione come quella di oggi – ha spiegato Petrangolini – ci possono aiutare per capire da dove partire per ristabilire canali di comunicazione con la società e il rapporto di fiducia con i cittadini. Per far questo però, la politica non può più stare al primo posto, ma deve stare al suo posto. Parlano chiaro, in proposito, i risultati della consultazione dei cittadini realizzata dal Ministero per le Riforme istituzionali, che ha visto la straordinaria partecipazione di 200mila cittadini, 15mila solo nel Lazio”.

Dopo aver illustrato i risultati della consultazione on line, la consigliera regionale membra dell’Ufficio di presidenza ha auspicato che le istituzioni “sappiano adeguarsi alle sfide di oggi. Il Lazio – ha spiegato – sta facendo uno sforzo enorme per garantire se non migliorare il livello dei servizi offerti ai cittadini pur nella necessità insuperabile di rimettere in sesto i conti pubblici. Lotta agli sprechi, trasparenza, taglio dei costi della politica, merito ed efficacia dell’azione amministrativa: su queste sfide mi pare molto forte l’azione di questo governo e di questa maggioranza e chiediamo anche alle opposizioni di assumere la responsabilità dei cambiamenti”.

“Per questo motivo sono amareggiata – ha aggiunto Petrangolini – per l’ostruzionismo di quasi 2000 emendamenti su un provvedimento di 3 articoli che dovrebbe ridurre le società, le poltrone, rendere più efficiente per le imprese il sistema di credito e a dare un po’ più di respiro a chi vorrebbe lavorare nel Lazio. I cittadini ci richiedono di ridurre gli enti, le poltrone, di migliorare la Pubblica Amministrazione, di favorire lo sviluppo del territorio, di aiutare i giovani. Se si blocca tutto perché si vuole dimostrare che Zingaretti queste cose non è vero che le fa è un modo barbino di fare opposizione, io non lo condivido”.

“Le regioni – ha concluso Petrangolini, sono al minimo storico, e credo che l’unico modo per venirne fuori, oltre ad essere onesti e corretti, sia rendere le Regioni efficienti, farle funzionare e dimostrare che siamo capaci di fare le leggi, di essere in sintonia con quello che serve a un Paese in crisi”.

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