Rif. Comunista Formia – La burocrazia nemica dei bisogni abitativi dei cittadini

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Rifondazione ComunistaApprendiamo dalla lettura dell’albo pretorio del comune di Formia che è stato pubblicato il bando di gara per la concessione dei contributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione per l’anno 2014. I soldi provengono da un finanziamento stanziato dalla regione Lazio.

Nel bando sono indicati sia le categorie sociali che possono accedere al contributo e sia i criteri che i futuri beneficiari devono soddisfare. In particolare sottolineiamo l’obbligo di essere in regola con il pagamento degli affitti per l’anno 2013. Un ostacolo non da poco visto che in genere chi chiede il contributo è proprio perché non ha i soldi per pagare l’affitto.

Nello stesso bando è specificato inoltre che “qualora il contributo assegnato dalla Regione Lazio sia inferiore al totale del contributo spettante indicato nella graduatoria definitiva, il comune si avvale della facoltà di erogare, ai soggetti beneficiari, percentuali inferiori al 100% del contributo spettante”.

In poche parole l’erogazione del contributo dipende non dalle necessità delle famiglie richiedenti ma dall’ammontare dei fondi stanziati dall’ente regionale, già di per sé miseri.

Nei giorni scorsi più di un cittadino si è lamentato del fatto che se è vero che è stato pubblicato il bando di gara per l’anno 2014, è altrettanto vero che non sono state liquidate ancora le spettanze per gli anni precedenti.

Incuriositi da questo particolare abbiamo voluto approfondire la questione.

Leggendo la determinazione n. 14 del 5 Febbraio 2013 a firma del dott. Guratti, allora responsabile del settore “Urbanistica ed Edilizia”, abbiamo potuto verificare che l’ultimo stanziamento approvato dalla regione Lazio, in favore del comune di Formia, per “il pagamento dei contribuiti integrativi ai conduttori meno ambienti per il pagamento dei canoni di locazione”, è stato effettuato nel marzo del 2011 e riguarda l’annualità 2010.

Nello specifico sono stati stanziati 388.636,27 euro, a fronte di 400 domande ammesse.

Nella stessa determina leggiamo che successivamente sarebbero state liquidate le spettanze a favore dei richiedenti presenti in graduatoria.

Non sappiamo se ciò è stato fatto o meno, ma sappiamo per certo che da allora nessun’altro stanziamento è stato previsto dalla regione Lazio in favore dei cittadini della nostra città, nonostante i bandi pubblicati negli anni successivi.

Eppure la situazione di disagio in cui versano molti cittadini è di pubblico dominio.

Non vorremmo che i fondi pubblici a cui hanno diritto i cittadini siano bloccati dalle solite pastoie burocratiche.

D’altronde lo abbiamo scritto più volte che la stessa Formia è inclusa nell’elenco dei comuni ad alta tensione abitativa.

Non sarebbe ora di dare risposte “pubbliche” ai bisogni abitativi della città?

Perché lasciare i cittadini alla mercé di chi impone loro affitti elevatissimi, a fronte di stipendi sempre più esegui?

La questione di fondo rimane la mancanza di finanziamenti pubblici sufficienti e dunque, nella impossibilità pratica di rilanciare l’edilizia abitativa pubblica, quella che permette di dare case in affitto a chi ne ha bisogno tenendo conto delle poche disponibilità economiche dei nuclei familiari più svantaggiati e non del rendimento economico dei privati, pronti a speculare sui bisogni primari delle persone.

A nostro avviso l’unica soluzione è invece proprio quella di rilanciare l’edilizia pubblica recuperando l’esistente ed aumentando il patrimonio disponibile.

Il resto sono palliativi che servono a poco se non a illudere le persone, tenendole sotto il giogo di una politica delle eterne promesse a fronte di una impellente necessità che è quello della casa.

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