Rif. Comunista Formia – Variante al PRG, quando la partecipazione rimane nel cassetto e le periferie sempre più abbandonate

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Rifondazione ComunistaNel Febbraio 2014 l’attuale sindaco in un suo intervento pubblico, nel quale descriveva le virtù salvifiche della nuova variante al PRG dettata all’architetto Purini, ebbe a dire che era sua intenzione fare una serie di incontri, con i quali coinvolgere le sigle associazioni, sindacali, ecc, fino al semplice cittadino, affinché ognuno dei soggetti coinvolti potesse dire cosa pensava dello sviluppo della città di Formia.

Negli stessi giorni il Comitato Associazione Rio Fresco, insieme con la parrocchia san Giuseppe Lavoratore, pubblicava un documento nel quale si affrontavano le varie problematiche e criticità di cui purtroppo il popoloso quartiere soffre, cresciuto a dismisura sia in termini di popolazione che di necessità di servizi, a causa di una purtroppo frettolosa e disordinata (parole nostre) crescita edilizia, fatta di interventi ATER ed edifici realizzati in cooperativa.

Il comitato in 18 pagine di foto, analisi e proposte, segnalava tra le criticità: il cattivo funzionamento dell’incrocio di ingresso al quartiere, poco sicuro e reso ancora più pericoloso dalla presenza di un’isola ecologica. Da qui la proposta di verificare la possibilità di realizzare una rotonda, insieme a dissuasori di velocità. Ancora in materia di viabilità si è fatto presente lo stato degradato o addirittura inesistente della segnaletica orizzontale (vedi lotti 7 e 8); la presenza di pozzetti in calcestruzzo danneggiati dal traffico; l’assenza di una toponomastica chiara capace di individuare correttamente le strade principali del quartiere (vedi Via Umberto Terracini); lo stato stesso delle delle strade piene di buche ed avvallamenti; l’assenza di un vigile urbano capace di impedire la sosta selvaggia ed altri comportamenti incivili.

Documento chiaro, pertinente e partecipato, prodotto da chi vive nel quartiere. Volto a collaborare con l’Amministrazione comunale tant’è che contiene anche una lunga serie di soluzioni ai diversi problemi: 1) realizzazione di un snodo viario che regoli l’accesso al quartiere; 2) un piano di manutenzione stradale che migliori la viabilità di quartiere, realizzando, magari anche, una rete di raccolta delle acque pluviali con pozzetti, griglie, caditoie; 3) manutenzione ordinaria edifici da parte dell’ATER, in particolare di quelli dei Lotti 7 e 8; 4) recupero di aree verdi già comunali, in stato di abbandono, da sistemare a verde ed arredare affinché i residenti, di più anziani e bambini, possano ottenere svago o intrattenimento sociale.

Una proposta seria e degna di essere ascoltata. Non sappiamo se il sindaco abbia mai avuto tempo e voglia per interloquire con i cittadini di Rio Fresco. Forse si. Riteniamo che lo stesso o il suo fidato scudiero Ciaramella, rientrato da SEL nei ranghi del PD-L, non sarà sfuggita l’occasione di dare mostra all’abusata bandiera della partecipazione. Magari con discorso finale e rassicurante. Ormai non manca atto di Giunta che non si elenchi nomi e numeri di associazioni chiamate ad ascoltare.

Ma purtroppo per i cittadini di Rio Fresco, le loro richieste nel PRG PURINI-BARTOLOMEO difficilmente troveranno traccia. Dalle poche informazioni reperite sulla variante, sappiamo solo di interventi puntuali e disarticolati: PARCO ARCHEOLOGICO TOMBA DI CICERONE, RIQUALIFICAZIONE WATERFRONT, LE CITTÀ (dei bambini e dei ragazzi al Parco de Curtis, dello sport e dell’istruzione a Penitro) nella CITTA’ (!?), PARCHI URBANI (delle cave, “Acropoli monte Campese”, De Curtis, parco fluviale di Gianola), POLICLINICO DEL GOLFO e CENTRO CONGRESSI a S. Croce. Chi vuole sapere di più… o corre a vedere una tavola proiettata da lontano … o s’attacca, nonostante il sindaco abbia dichiarato oltre tre mesi fa che i disegni sarebbero stati presto online (li avete visti voi?).

Di rotatoria d’accesso, viabilità, aree verdi attrezzate, interventi assolutamente degni di un piano di riqualificazione urbana a Rio Fresco, nessuno tra i principi della partecipazione ne parla. Avranno voglia i cittadini a scrivere documenti chiari ed argomentati! quando c’è da trattare sui volumi residenziali della D’Agostino, su chi gestirà gli altri incubatori, e squali di vario genere, non c’è spazio per l’iniziativa civica. Quei documenti serviranno un mese prima delle elezioni, quando verranno in passerella a dirvi quanto sono belli loro e quanto siete bravi a scrivere voi.

Dalle storie di pifferai e ballerine, noi abbiamo imparato una sola lezione: la lotta! Cosi faremo per tutto l’iter di approvazione del PRG, portando avanti tutte le proposte di riqualificazione delle periferie abbandonate da un PRG che appare troppo scenografico e poco funzionale ai reali bisogni della città.

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