S. E. MONS. FABIO BERNARDO D’ONORIO PRESIEDE IN GAETA LA CELEBRAZIONE EUCARISTICA FESTIVITA’ DI SAN DOMENICO DI GUZMAN VENERDI’ 8 AGOSTO 2014 ORE 17.50

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Nella memoria di domani di San Domenico di Guzman, l’Arcivescovo di Gaeta S.E. Mons. Fabio Bernardo D’Onorio attende tutti i fedeli nella monumentale Chiesa di San Domenico, sita in via Aragonese, a un momento di preghiera comunitaria per accogliere l’invito di Papa Francesco “affinché ogni cristiano rinnovi oggi stesso il suo incontro personale con Gesù Cristo o, almeno, a prendere la decisione di lasciarsi incontrare da Lui di cercarlo ogni giorno senza sosta”.

Il programma prevede alle Ore 17.50 nella Chiesa del SS. Rosario la Recita comunitaria del Rosario, alle Ore 18.20 Processione a San Domenico e alle Ore 18.30 Solenne Concelebrazione Eucaristica.

Per l’occasione la “Terra Santa” di San Domenico sarà aperta al pubblico dalle ore 18.00 alle 20.30, con un rimborso spese individuale di un solo euro a cura dell’organizzazione I Tesori dell’Arte.

In merito Francesco Del Pozzone, addetto stampa della Confraternita del Santissimo Rosario di Gaeta annota: “Confermandoci in una bella consuetudine invalsa da diverso tempo, noi della Confraternita del Santissimo Rosario ci apprestiamo, in fervida concordia con i fedeli di Gaeta, a fare memoria del Santo Patriarca Domenico di Gusman, il giorno della sue festa, Venerdì Otto Agosto 2014, giorno in cui “sciolto dai legami del corpo (Domenico) entrò in Paradiso, dove si disseta nell’acqua tanto desiderata” (dalla Liturgia).

In particolare, le celebrazioni per il nostro Patriarca Domenico, «l’agricola che Cristo elesse all’orto suo per aiutarlo» (Canto XII, Paradiso, Divina Commedia) prevedono, nella Chiesa del Rosario, alle ore 17,45 la recita della “dolce corona che ci rannoda a Dio”.

Segue, poi, alle 18,20 la breve Processione per accompagnare la Statua del Santo nella

monumentale Chiesa di San Domenico ove, alle ore 18,30 si celebra la Solenne Eucaristia

presieduta dal nostro Arcivescovo, Mons. Fabio Bernardo D’Onorio che ci farà riflettere sulla figura e il carisma di Domenico, il quale «per sapienza in terra fue di cherubica luce uno splendore»

(Canto XI, Paradiso, Divina Commedia); alle ore 19,30, il rientro della Statua del nostro Patriarca nella Chiesa del SS.mo Rosario.

Al cultore di storia locale non sfugge il particolare di come, in tale tornata, la detta ricorrenza si illustri di un anniversario caro non soltanto al fedele, ma anche all’appassionato di arte e di storia: l’Ottantesimo della Solenne Riapertura del Tempio di San Domenico (18 Novembre 1934).

Qui, come ci ricorda D. Adolfo De Vio, dal 1622, proprio in questo “magnifico Tempio che al Gran Santo è dedicato”, la nostra Confraternita, “assieme ai figli spirituali del Grande Propagatore del Rosario, il glorioso Fondatore dei PP. Predicatori San Domenico, esplicava tutto il proprio culto”. Complesse contingenze storiche hanno determinato la soppressione del meraviglioso complesso domenicano, ma “l’opera ricostruttiva del Governo Fascista segnò anche provvidenzialmente anche la rinascita dall’abbandono e dall’obbrobrio in che era stata ridotto” e il 18 Novembre 1934 l’Arcivescovo Dionigi Casasoli, “con solennità speciale”, riconsacrò il Tempio, “che forma quanto di più onorifico, dal lato religioso, civile e artistico possa illustrare la nostra vetusta Città di Gaeta”. Che il plesso di San Domenico attragga e affascini per la sue austera bellezza è fatto acclarato: quanti turisti, amanti del Bello e della Memoria storica, affollano il sacro Tempio, nel giorno della Memoria del Titolare, restandone ammaliati, così come per la stessa Terra Santa (apertura particolare per la Festa dalle ore 18,30 alle ore 20,30)!

Partecipiamo, perciò, alle celebrazioni per il nostro Patriarca Domenico che, quest’anno,

davvero coniugano culto e cultura. Domenico, che “sparse ne mondo il seme della Parola” e

meritò che “la Vergine Madre Maria, insieme a suo Figlio lo trasse in alto”, ci aiuti, con Maria “a

rinnovare l’incontro personale con Gesù Cristo o, almeno, di prendere la decisione di lasciarsi

incontrare da Lui” (Papa Francesco).

 

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