SIMEONE: “Proposta di legge sul riordino delle società regionali, Zingaretti tenta un inaccettabile golpe ai danni del consiglio”

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Intervento del consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe
Simeone, sulla proposta di legge per la riorganizzazione delle società
che operano nel settore dello sviluppo economico e imprenditoriale in
discussione in consiglio.

“La proposta di legge sul riordino delle società che operano nel
settore dello sviluppo economico e imprenditoriale ha un grande
merito, ha evidenziato ancora una volte come il cuore del problema di
questa amministrazione sia la ferma volontà del presidente Zingaretti
e della sua giunta di esautorare il consiglio regionale dal suo ruolo
e dalla partecipazione alle scelte che vengono effettuate. Una legge
di due articoli, diventati tre grazie al lavoro svolto nella
commissione, che ha dedicato molte pagine solo per spiegare che ogni
decisione in merito alle società partecipate verrà assunta nelle
segrete stanze della giunta. Una proposta di legge talmente lacunosa
che abbiamo trovato difficoltà anche a presentare gli emendamenti. E
lo dico con fermezza, non consento e non accetto che il consiglio
regionale venga ignorato in questo modo. Noi consiglieri siamo i
portatori degli interessi legittimi di una popolazione, quella del
Lazio, di oltre cinque milioni di persone. Noi siamo i rappresentanti
eletti democraticamente dai cittadini che ci chiedono ragione delle
decisioni che vengono assunte dalla Regione Lazio, non lo è la giunta
che ha invece il compito di attuare gli indirizzi licenziati da questo
consiglio. A questo gioco non ci stiamo. Per questo non metterò mai la
mia firma su uno scempio che stanno cercando di far passare per una
proposta di legge. Un testo che non si attiene a quanto previsto dalla
spending review tanto che non ci è dato sapere quali scelte la giunta
intenda adottare, in concreto, per il riordino delle società: due
diligence? fusione per incorporazione? Liquidazione volontaria? I
costi che ciascuna delle possibili operazioni comporterà per la
Regione Lazio non sono pervenuti. Il ruolo che in ciascuna delle
papabili ipotesi avranno i soci privati delle società partecipate, non
è dato conoscerlo. Per non parlare degli aggravi che ciascuna delle
operazioni comporterà per il bilancio regionale. Zingaretti e la sua
maggioranza ancora una volta perdono l’occasione per dare una svolta a
questa Regione dimostrandosi amministratori accorti e seri. Ai
cittadini del Lazio bisogna dare risposte rispetto alle risorse che
versano attraverso il fisco al nostro ente ed invece li stiamo
prendendo in giro. Noi siamo il movimento politico dei cittadini che
pagano e chi paga vuole vedere i conti, ma quelli seri e non quelli da
mettere nei manifesti per fare propaganda. E’ in gioco la concretezza
stessa dell’ente regione che non riguarda solo il presidente
Zingaretti che oggi la rappresenta ma tutti noi. Non è così, non è con
decreti leggi strutturati come questo, che potremo dare ai nostri
cittadini una politica nuova, una Regione all’altezza delle loro
aspettative, determinata nella sua azione, rinnovata come
istituzione”.

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