SOLENNITA’ DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA, PRESIEDE LA CELEBRAZIONE EUCARISTICA L’ARCIVESCOVO

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In occasione della Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

Domenica prossima 8 dicembre alle ore 11.30 Messa Pontificale celebrata dall’Arcivescovo di Gaeta S.E. Mons. Fabio Bernardo D’Onorio nel Santuario della Santissima Annunziata in Gaeta.

Nel corso della funzione omaggio floreale a Maria da parte del dott. Cosmo Mitrano, sindaco del Comune di Gaeta, la “Città di Maria”.

Terminata la Santa Messa ci si recherà processionalmente alla Cattedrale dove sarà posta una corona di fiori alla statua della Madonna, che è stata restaurata ed è posta sulla facciata.

Alle ore 16.30”Una donna vestita di sole”: Storia, misteri e visioni dell’Immacolata Concezione, immagini e parole su Maria a cura del professore Filippo Di Cuffa; al termine alle ore 18.00 Santa Messa e, infine, alle ore 19.00 Canti Natalizi del Coro “Cor Unum”.

Il vicario generale Mons. Giuseppe Sparagna ha scritto sui programmi: “È con animo pieno di fiducia e di amore filiale che innalziamo lo sguardo a te Maria, Madre Immacolata”.

Non memoria di un Santo, ricorre domenica prossima: ma la solennità più alta e più preziosa di Colei che dei Santi è chiamata Regina; l’Immacolata Concezione di Maria è stata proclamata nel 1854 da Papa Pio IX, che, secondo la tradizione, è stato ispirato pregando a Gaeta nella Cappella d’Oro ubicata nel Santuario della Santissima Annunziata.

Non per nulla il nostro Arcivescovo negli anni scorsi, ospitando il Vescovo della città francese di Lourdes, ha realizzato nel nome dell’Immacolata Concezione un gemellaggio religioso tra Gaeta e Lourdes, città mariane.

La storia della devozione per Maria Immacolata è, comunque, molto più antica, precede di secoli, anzi di millenni, la proclamazione del dogma che, come sempre, non ha introdotto una novità, ma ha semplicemente coronato una lunghissima tradizione.
Già i Padri della Chiesa d’Oriente, nell’esaltare la Madre di Dio, avevano avuto espressioni che la ponevano al di sopra del peccato originale; l’avevano chiamata “Intemerata, incolpata, bellezza dell’innocenza, più pura degli Angioli, giglio purissimo, germe non- avvelenato, nube più splendida del sole, immacolata”.
In Occidente, però, la teoria dell’immacolatezza trovò una forte resistenza, non per avversione alla Madonna, che restava la più sublime delle creature, ma per mantenere salda la dottrina della Redenzione, operata soltanto in virtù del sacrificio di Gesù.
Se Maria fosse stata immacolata, se cioè fosse stata concepita da Dio al di fuori della legge dei peccato originale, comune a tutti i figli di Eva, ella non avrebbe avuto bisogno della Redenzione, e questa dunque non si poteva più dire universale.

L’eccezione, in questo caso, non confermava la regola, ma la distruggeva; il francescano Giovanni Duns, detto Scoto perché nativo della Scozia, e chiamato il “dottor Sottile”, riuscì a superare questo scoglio dottrinale con una sottile ma convincente distinzione.

Anche la Madonna era stata redenta da Gesù, ma con una Redenzione preventiva, prima e fuori del tempo; ella fu preservata dal peccato originale in previsione dei meriti del suo figlio divino.

Ciò conveniva, era possibile, e dunque fu fatto, Giovanni Duns Scoto morì sui primi del trecento; dopo di lui la dottrina dell’Immacolata fece grandi progressi, e la sua devozione si diffuse sempre di più.

Dal 1476 la Festa della Concezione di Maria venne introdotta nel Calendario Romano e sulle piazze d’Italia, predicatori celebri tessevano le lodi della Vergine immacolata: tra questi, San Leonardo da Porto Maurizio e San Bernardino da Siena, che con la sua voce arguta e commossa diceva ai Senesi: ” Or mi di’: che diremo noi del cognoscimento di Maria essendo ripiena di Spirito Santo, essendo nata senza alcun peccato, e così sempre mantenendosi netta e pura, servendo sempre a Dio? “.
La Vergine apparve nel 1830 a Santa Caterina Labouré, la quale diffuse poi una medaglia miracolosa “con l’immagine dell’Immacolata, cioè della concepita senza peccato”.

Questa medaglia suscitò un’intensa devozione e molti Vescovi chiesero a Roma la definizione di quel dogma che ormai era nel cuore di quasi tutti i cristiani; l’8 dicembre 1854 il Santo Padre Pio IX proclamava la “donna vestita di sole” esente dal peccato originale, tutta pura, cioè Immacolata.
Fu un atto di grande fede e di estremo coraggio, che suscitò gioia tra i fedeli della Madonna, e indignazione tra i nemici del Cristianesimo, perché il dogma dell’Immacolata era una diretta smentita dei naturalisti e dei materialisti.
Ma quattro anni dopo, le apparizioni di Lourdes apparvero una prodigiosa conferma del dogma che aveva proclamato la Vergine “tutta bella”, “piena di grazia e priva di ogni macchia del peccato originale”; una conferma che sembrò un ringraziamento per l’abbondanza di grazie che dal cuore dell’Immacolata piovvero sull’umanità.
E dalla devozione per l’Immacolata ottenne in Italia immediata diffusione il nome femminile di Concetta, in Spagna quello di Concepción: un nome che ripete l’attributo più alto di Maria “sine labe originali concepta”, cioè concepita senza macchia di peccato, e, perciò, Immacolata.

 

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