Videosorvegliana “Terra dei Fuochi” a San Felice a Cancello.

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Il vicesindaco di San Felice a Cancello, Francesco Petrone
Il vicesindaco di San Felice a Cancello, Francesco Petrone

Durante la Giunta Comunale del 18 novembre è stato deliberato il progetto preliminare di videosorveglianza, che servirà a contrastare il fenomeno dei roghi e dello sversamento illegale dei rifiuti. Si tratta di una richiesta di finanziamento Regionale, che darà la possibilità a San Felice a Cancello, di potenziare il sistema di videosorveglianza con telecamere d’ultimissima generazione, volte al controllo di quello che ormai sembra essere diventato un marchio di fabbrica dell’intera zona nominata Terra dei Fuochi e in pratica lo sversamento incontrastato e incivile di rifiuti urbani e industriali, al contrasto dei roghi tossici senza dimenticare che le videocamere sono preposte anche a contrastare tutto ciò che d’illegale potrebbe accadere nelle aree designate. La richiesta di finanziamento che l’ente ha richiesto è di 250000 euro ed è stato approvato che le videotelecamere dovranno riprendere in situazione sia diurna sia notturna per non dare scampo a chi incoscientemente e con un comportamento criminoso non ha a cuore l’ambiente e la terra in cui vive. A riguardo, durante l’ultimo consiglio comunale, il sindaco Pasquale De Lucia ha in modo intelligente istituito una task force formata anche da un membro dell’opposizione e delle altre forze politiche sul territorio non elette quali Pd e Movimento 5 Stelle. Il delegato presidente Francesco Petrone riunitosi con tale organo e in accordo con tutti ha individuato le aree presso le quali saranno installate le videocamere. Le zone preposte sono dunque Via Polvica, già pozzo comunale nei pressi del cimitero, vasca di laminazione zona Largo Lagno, Via Ara di Diana, zona Vallone, area mercato nei pressi del cimitero, Via Palombara, Strada Talanico-Piedarienzo, Via Fosse in località Tre Ponti, Monticello Volpone. L’amministrazione De Lucia ha a cuore come tutti i cittadini, il futuro della nostra terra e sta dimostrando non solo con le parole ma con fatti concreti che il fenomeno deve essere combattuto e risolto a qualsiasi costo.

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