Acerra contro il termovalorizzatore

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Termovalorizzatore di Acerra
Termovalorizzatore di Acerra
Il Comune di Acerra ha espresso parere negativo al rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale all’inceneritore di Acerra. Il sindaco Raffaele Lettieri, presente alla Conferenza dei servizi convocata dalla Regione Campania, ha espresso di nuovo il parere negativo del Comune, come già fatto nel corso della seduta del 20 ottobre, nonostante le nuovi prescrizioni assunte dalla Conferenza dei servizi. La stessa ha stabilito, infatti, che non saranno bruciati nell’impianto rifiuti con codice CER 20.03.99 (urbani non specificati altrimenti), i controlli sugli scarichi idrici saranno effettuati non solo nella fase terminale ma anche in quella intermedia e semestralmente, anziché annualmente come previsto dal D.lg. 133/2005. La Conferenza dei servizi, inoltre, ha ampliato il piano di monitoraggio dell’impianto estendendo i controlli anche ai parametri concernenti l’ammoniaca, al Pcb simil diossina, le cui verifiche sono richieste per le autorizzazioni chieste in seguito al 16 aprile 2014, ma che saranno effettuate anche per l’inceneritore di Acerra. Prevista anche l’impiego di una telecamera ad infrarossi per il monitoraggio ed il controllo della combustione come elemento di verifica in parallelo di quelli caratteristici della combustione. Tutti i dati concernenti quanto rilevato da questa telecamera saranno inviati alle autorità competenti. In merito ai rilievi fatti dal Comune di Acerra sull’altezza dei camini, l’azienda A2A si impegna a sviluppare, entro 18 mesi dal rilascio dell’autorizzazione, uno studio modellistico sulla ricaduta sui territori circostanti l’impianto. Lo studio sarà condotto da un ente terzo, di riconosciuta competenza, individuato in accordo tra la Regione Campania ed il Comune di Acerra; i risultati di tale analisi saranno resi pubblici. Il Comune di Acerra, inoltre, ha ottenuto finalmente la costituzione dell’Osservatorio Ambientale Regionale all’interno del quale siederà anche un rappresentante dello stesso Comune. Il Sindaco di Acerra preso atto delle questioni poste in sede di Conferenza dei servizi e delle risposte fornite nella stessa, ha espresso parere negativo in quanto altri nodi cruciali e imprescindibili non hanno trovato risposta. In particolare il Comune aveva chiesto che, finita la fase emergenziale per la Regione Campania, nell’impianto di Acerra fosse bruciato solo Cdr a norma e quindi non tritovagliato, inoltre, era stato chiesto uno studio concernente la verifica delle sommatorie degli agenti inquinanti provenienti da tutte le industrie insistenti nel territorio. Per queste motivazioni il Comune ha ripetuto il proprio parere negativo al rilascio dell’Aia e impugnerà l’atto dinanzi gli organi giudiziari competenti.


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