Approvata dalla Regione la messa in sicurezza dei sentieri dell’area protetta di Formia

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I lavori riguarderanno i sentieri del parco suburbano di Gianola e Monte di Scauri

Un’oasi naturale bellissima che affaccia sul mare, meta di tanti turisti che vogliono scoprire il litorale laziale. Ora, al termine di un percorso cominciato nel 2021, il parco suburbano di Gianola e Monte di Scauri che si trova tra Formia e minturno, potrà finalmente avere dei sentieri sicuri per tutti i visitatori. È arrivato il via libera dalla Regione Lazio per realizzare la messa in sicurezza dei percorsi del parco a sud del Lazio, a pochi chilometri dal confine con la Campania. Lavori attesi da tempo e che, finalmente, vedranno la luce.

Il parco

L’area del parco, situata alla base dei contrafforti a mare dei Monti Aurunci, contiene, oltre a una discreta fauna e avifauna, numerose testimonianze storiche di epoca romana. Non a caso, la Soprintendenza dei beni culturali ha deciso che durante i lavori dovrà essere presente un archeologo per evitare che vadano persi eventuali reperti durante le operazioni.

Sentieri pericolosi

I lavori sono assolutamente urgenti. Come si legge nella relazione del progetto, i tratti di sentiero individuati “presentano problematiche idrogeologiche tali da comprometterne la normale fruizione didattica-escursionistica”. Lungo i tracciati, infatti, si verificano “fenomeni gravitativi”, ovvero movimenti franosi molto lenti, dovuti all’erosione causata dalla mancata irreggimentazione delle acque meteoriche. Una situazione che causa, quindi, delle micro frane molto pericolose per chi vuole visitare quei luoghi.

Sentiero area archeologica

Sono due gli interventi previsti dal progetto. Il primo riguarda il “sentiero area archeologica”, un percorso di circa 350 metri che, partendo dalla Cisterna delle 36 colonne, porta a livello mare e prosegue in direzione Formia fino al confine con una proprietà privata. Il percorso consente di vedere quanto rimane di importanti vestigia della Villa di Mamurra e di un punto di attracco che sin dai tempi dei romani è stato utilizzato per i rifornimenti dell’area.

Sentiero Malopasso

Il secondo intervento riguarda il “sentiero Malopasso”, il più problematico tra i due. Lungo circa 650 metri, porta dal cosiddetto “porticciolo romano” con l’insenatura di Porto Cofaniello per poi proseguire in direzione Scauri Monte d’ Oro, una delle tappe iniziali delle visite guidate, sia di scolaresche che di turisti, per arrivare al punto panoramico del bunker bellico, una testimonianza della Seconda guerra mondiale. In cima alla lista degli interventi c’è la demolizione di un grande masso che incombe sul percorso.

Fonte: LatinaToday

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