Castelforte: “Conferenza sulla giornata Internazionale contro la violenza sulle donne”

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In collaborazione con l’Istituto Omnicomprensivo di Castelforte, l’Unpli e la ProLoco di Suio- Castelforte, Giovedi 24 Novembre presso i locali della palestra dell’ITE , si è tenuta una “Conferenza sulla giornata Internazionale contro la violenza sulle donne” come anticipo della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne indetta per il 25 Novembre. Alla Conferenza hanno partecipato gli Alunni dell’ITE e le classi terze della Scuola media A. Fusco, Forze dell’ordine ecc. Presente anche il “Centro Donna Casa Rifugio Lilith ” di Latina e a seguire, la presentazione in anteprima, con discussione, del libro autobiografico: “Era mio padre” della scrittrice Claudia Saba, curato da Simone Pozzati. Un testo di denuncia contro la violenza sulle donne, nato per incoraggiare altre donne a non restare in silenzio e condannare qualsiasi forma di violenza. Il libro ha ricevuto il sostegno dell’associazione Diritti e Legalità, del Centro Donna Lilith, l’Associazione Indipendente Donne Europee A.I.D.E. Latina e Seicomesei ONLUS. « Parlare di violenza di genere in relazione alla diffusa violenza su donne e minori significa mettere in luce la dimensione “sessuata” del fenomeno in quanto manifestazione di un rapporto tra uomini e donne storicamente diseguali che ha condotto gli uomini a prevaricare e discriminare le donne». Un fenomeno con meccanismi sociali decisivi che costringono le donne a una posizione subordinata agli uomini. Un atto di violenza che si mostra in vario genere e che provoca o che può verosimilmente provocare danno fisico, sessuale o psicologico, comprese le minacce di violenza, la coercizione o privazione arbitraria della libertà personale, sia nella vita pubblica che privata. Le ricerche compiute negli ultimi dieci anni dimostrano che la violenza contro le donne è endemica, nei paesi industrializzati come in quelli in via di sviluppo. Le vittime e i loro aggressori appartengono a tutte le classi sociali o culturali, e a tutti i ceti economici. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, almeno una donna su cinque ha subito abusi fisici o sessuali da parte di un uomo nel corso della sua vita. E il rischio maggiore sono i familiari, mariti e padri, seguiti dagli amici: vicini di casa, conoscenti stretti e colleghi di lavoro o di studio. Denunciare qualunque violenza ricevuta e non aver paura di farlo significa riprendersi la propria vita.
di Andrea Conte

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