Castelforte: Gianpiero Forte, capogruppo di “Liberi Per Castelforte”, interviene per fare chiarezza sui rapporti politici e istituzionali tra chi ha l’onere di amministrare e chi ha il dovere di esercitare una libera e democratica opposizione, nel rispetto dei ruoli e delle parti.

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In qualità di capogruppo di “Liberi per Castelforte” sento il dovere di intervenire per fare chiarezza sui rapporti politici e istituzionali tra chi ha l’onere di amministrare e chi ha il dovere di esercitare una libera e democratica opposizione, nel rispetto dei ruoli e delle parti.

La maggioranza non può assumere un modus operandi diverso a seconda di come si comporta la minoranza nello svolgimento del proprio compito, perché esistono regole di buona amministrazione e di rispetto che vanno onorate a prescindere e che valgono per tutti. Chi oggi amministra, domani potrebbe trovarsi all’opposizione e solo il rispetto delle istituzioni garantisce equilibrio e credibilità. Le regole, la diligenza del buon amministratore (ma direi soprattutto il buon senso) vanno osservate e non interpretate a seconda del momento di fibrillazione politico-amministrativa dovuto all’innalzamento dei toni del confronto.

La maggioranza non può pretendere — perché di pretesa si tratta — di imbavagliare la minoranza, poiché le regole e le competenze sono chiare e ben delineate. Anzi, nonostante il nostro ruolo, in questi anni abbiamo messo in campo una politica costruttiva e collaborativa, spinti dall’amore per il territorio, riconosciuta ipso facto e poi, alla prima nostra sacrosanta critica politica, subito dimenticata.

E allora iniziano i piagnistei, come quando si toglie il giocattolo al bambino, e cominciano le ripicche. Mi riferisco alle convocazioni delle riunioni dei capigruppo, che un tempo erano preventivamente concordate nel giorno e nell’ora con una semplice telefonata; alle diverse interpellanze rimaste senza risposta, tanto da costringerci a ricorrere al Prefetto per ottenere il rispetto del nostro ruolo; alle convocazioni dei Consigli comunali, dove la maggioranza stabilisce giorno e ora d’imperio. Insomma, tutta una serie di appuntamenti istituzionali che prima erano condivisi e oggi ci vengono soltanto notificati. Ma, badate bene, pur essendo dispiaciuti per questo atteggiamento politico, non ci strappiamo certo i capelli: ne prendiamo atto e ce ne faremo una ragione.

Quanto ai “rapporti incrinati con dichiarazioni offensive e atteggiamenti di continua provocazione”, la minoranza consiliare rispedisce al mittente tali accuse, avendo sempre svolto il proprio ruolo in modo collaborativo e costruttivo, mettendo in campo una dialettica democratica sia in Consiglio che nelle Commissioni consiliari.

È ora che la maggioranza la smetta con questo vittimismo spicciolo e con i continui piagnistei, e si assuma le proprie responsabilità per il degrado ambientale che ci circonda — nonostante gli affidamenti di lavori da capogiro costati oltre 160.000 euro al bilancio comunale, e quindi ai cittadini — per una politica economico-finanziaria a dir poco approssimativa e posticcia (basti pensare ai 600.000 euro previsti per “quadrare” il bilancio di previsione destinato ai loculi, poi cancellati a furor di insussistenza), per il depauperamento dei servizi (banca, posta, ASL) e dei centri storici, peraltro completamente al buio.

In risposta ai “contributi concreti offerti”, vogliamo solo ricordare alla maggioranza che diversi sono stati i suggerimenti, le idee e i bandi individuati e anticipati anche sulla stampa, che poi hanno trovato convergenza in delibere di Giunta e di Consiglio comunale votate all’unanimità, nell’interesse dei cittadini e del territorio. Certo, se poi non vengono seguite le pratiche nelle sedi competenti o, peggio, vengono presentati progetti incompleti — come già accaduto per la richiesta di finanziamento da 400.000 euro scartata dalla Regione Lazio per mancanza della documentazione richiesta, nonostante le decine di assunzioni effettuate da questa Amministrazione — allora non potete prendervela con la minoranza che “scoperchia le pentole” e mette in luce l’incapacità che regna a Palazzo.

Infine, ci vengono i brividi quando affermate che “continuerete a lavorare con determinazione”, perché se questo è l’impegno profuso e questi sono i risultati, siamo a dir poco preoccupati per ciò che sarete capaci di fare nel lasso di tempo di consiliatura rimasto.

P.S. Un consiglio (interessato ma sincero): non provate a impegnarvi ancora di più, altrimenti chissà cosa sareste capaci di combinare.

LIBERI PER CASTELFORTE

Gianpiero Forte

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