Cellole – Affido familiare: anche a Cellole ora è una realtà grazie all’interessamento dell’assessore ai Servizi sociali, Enzo Freda.

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Cellole – Affido familiare: anche a Cellole ora è una realtà grazie all’interessamento dell’assessore ai Servizi sociali, Enzo Freda. La giunta comunale, targata Aldo Izzo, infatti ha deciso di istituire il servizio di affidamento familiare per minori in condizione di disagio sociale, assumendo il progetto “Accoglimi”, predisposto dall’assistente sociale incaricato, Emanuele Ciccarelli, che ne regola le modalità di organizzazione e gestione. Tra l’altro, l’esecutivo cellolese ha anche approvato il bando per la selezione di persone e coppie aspiranti a diventare famiglie affidatarie riconoscendo alle stesse un contributo economico per l’impegno sociale svolto il cui importo sarà determinato di volta in volta in relazione all’interesse del minore. Per tale progetto l’amministrazione comunale ha istituito un nuovo capitolo di spesa sul bilancio di previsione 2014 in corso di formazione per l’importo di 4000 euro. Il progetto promosso dall’assessore Freda rientra nell’ambito degli interventi a tutela dei minori e delle famiglie, come previsto dalla legge 328/2000. L’affidamento familiare viene rilanciato e promosso dall’attuale legge 149/2001 (a modifica della legge 184/83) “Diritto del minore ad una famiglia”. A tal proposito l’assessore Freda soddisfatto di tale iniziativa ha dichiarato: “La legge in materia prevede che un minore temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo può essere affidato a un’altra famiglia o a persona singola che gli assicuri il mantenimento, l’educazione, l’istruzione, e le relazioni affettive di cui ha bisogno. L’affido- continua Freda- rappresenta uno strumento prezioso per le comunità locali, ampliando gli interventi di prevenzione al disagio infantile e di sostegno alla genitorialità, che si attua per sopperire al disagio e/o alla difficoltà del bambino e della sua famiglia che, temporaneamente, non è in grado di occuparsi delle sue necessità affettive, accuditive ed educative”. Dunque, nel quadro di un sistema integrato di interventi a tutela del minore, l’amministrazione Izzo persegue come obiettivo il superamento dell’istituzionalizzazione per favorire la crescita della persona in un ambiente familiare in grado di offrire cura, attenzione, affettività, istruzione ed educazione. L’affidamento familiare, in tutte le sue forme e recenti articolazioni, si fonda sulla convinzione non ideologica che l’istituzionalizzazione possa rappresentare una risposta temporanea al disagio del minore, rilanciando la famiglia come luogo più idoneo alla crescita e allo sviluppo affettivo e psicologico del bambino.

 


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