Cori: LE CONFRATERNITE, STORIA E FUNZIONI

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«Le Confraternite, storia e funzioni». È il titolo della conferenza organizzata dalla Confraternita del Gonfalone di Cori che si svolgerà sabato 21 settembre, dalle ore 16.00, presso la Chiesa di S.Oliva. Dopo il saluto delle autorità, il convegno si svilupperà lungo le tre direttrici tematiche all’ordine del giorno. La scrittrice dott.ssa Erina Russo de Caro parlerà dell’evoluzione storica e delle funzioni delle Confraternite, mentre il prof. Clemente Ciammaruconi presenterà il suo studio sulle origini medievali delle Confraternite di Cori. Chiuderà il Presidente della Confederazione delle Confraternite italiane, Francesco Antonetti, con un quadro attuale delle Confraternite in Italia.

Dopo quasi un secolo di assenza sul territorio, la Confraternita del Gonfalone di Cori fu ricostituita nel febbraio del 2001 sotto la spinta di Don Ottaviano Maurizi, allora parroco della Collegiata Santa Maria della Pietà e la volontà di alcuni fedeli di riavvicinare la comunità alla Chiesa cattolica. La Confraternita ha riunito due gruppi di devoti, uno alla Madonna del Rosario e l’altro alla Madonna del Soccorso, fondendo anche le rispettive mantelle, azzurra e verde. Presieduta dal Priore Giorgio Tora, conta 72 confratelli, un terzo donne, che prestano servizio pastorale per le parrocchie locali, occupandosi soprattutto dell’organizzazione delle processioni e del sostegno alla Caritas.

Le Confraternite religiose di Cori, operanti in diverse Chiese e settori, cessarono la loro attività nel 1904 per carenza di opere. Quelle Gonfalone erano due, Cori monte e Cori valle, particolarmente attive nell’assistenza ospedaliera ai bisognosi, gestendo un proprio piccolo ospedale con personale medico e paramedico volontario. Uno dei nosocomi si trovata sotto la Chiesa della Santissima Trinità (oggi SS. Pietro e Paolo), l’altro fuori porta Ninfina, adiacente alla Chiesa di Santa Margherita distrutta dai bombardamenti alleati della Seconda Guerra Mondiale. Tra le altre si distingueva la Confraternita della Buona Morte, con sede nell’ex Chiesa San Rocco (Del Pianto), impegnata invece nel trasporto e nella sepoltura dei morti delle famiglie meno abbienti.

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