Da tempi immemorabili, ogni anno la notte del 24 Giugno in una valle incastonata tra i monti Aurunci, la fossa di Johanna, avviene il sabba, il raduno di tutte le streghe.
Un’antica leggenda ancora tramandata di generazione in generazione che si trasforma in racconto, in spettacolo. Grazie a diverse tecniche di animazione, tra ombre, sagome e teatro d’attore, la storia guida il pubblico in un divertente e delicato viaggio nell’immaginario infantile, dove le paure dei bambini prendono corpo e vita. La strega, figura cattiva per antonomasia, invocata dai genitori per spaventare i monelli, dal viso arcigno e lo sguardo terribile non è riconoscibile in Giovanna, stregasolo per discendenza. La protagonista si misurerà con il mondo della magia confrontandosi spesso con le aspettative degli adulti, distanti ed opposte ai veri desideri dei più piccoli.
Una nuova produzione del collettivo formiano che nei suoi 40 anni di Teatro e 20 di scuola di teatro continua a svelare sorprese, a divertire, a promuovere sana cultura.
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