Minturno – Latina – Isole Ponziane – Mentre in Adriatico si avvia alla conclusione il periodo di fermo pesca per strascico e volanti, cresce la preoccupazione nel comparto marittimo di Gaeta, che si prepara allo stop programmato per l’intero mese di ottobre. Il provvedimento, finalizzato alla tutela degli stock ittici e al riposo biologico delle specie, interesserà circa 27 imbarcazioni con oltre 54 capifamiglia imbarcati attivi nel tratto di mare compreso tra Minturno, Latina e le isole Ponziane.
A lanciare l’allarme sono Copagri Frosinone-Latina e UNCI Agroalimentare, che attraverso i rispettivi rappresentanti, Fabrizio Neglia (Presidente Copagri Frosinone-Latina) ed Erminio Di Nora (coordinatore Copagri e UNCI per il sud pontino), sollecitano un intervento tempestivo della Regione Lazio per evitare una crisi economica in un settore già in sofferenza.
“Da anni – spiegano Neglia e Di Nora – i pescatori attendono per mesi gli indennizzi spettanti per legge. In un momento storico in cui il comparto è colpito da numerose difficoltà – come l’aumento delle temperature marine, la diminuzione del pescato, l’insicurezza dei rapporti lavorativi – è fondamentale che gli aiuti economici legati al fermo vengano erogati con tempestività.”
L’appello è rivolto alla Regione Lazio affinché riduca i tempi burocratici per la liquidazione dei fondi e garantisca una maggiore attenzione verso un comparto che rappresenta una parte rilevante dell’economia locale del Sud Pontino.
Focus anche sulla piccola pesca e sulle acque interne
Oltre alla pesca a strascico, i due rappresentanti delle organizzazioni agricole puntano l’attenzione anche sulla piccola pesca, sottolineando la carenza di misure specifiche a sostegno degli operatori, inclusi quelli attivi nei laghi della Regione Lazio, come il Lago di Fondi.
“È necessario che la Regione non si limiti a dialogare con le sole associazioni di categoria – si legge in una nota firmata da Neglia e Di Nora – ma coinvolga direttamente i pescatori, raccogliendo le loro istanze e adattando la normativa alle esigenze reali del settore. La legge regionale 43/89, che in passato ha rappresentato un valido sostegno, oggi sembra essere del tutto inapplicata o inefficace.”
La richiesta è quindi duplice: interventi immediati per l’emergenza del fermo pesca di ottobre e un nuovo piano organico a favore della piccola pesca, inclusiva anche dei pescatori che operano in ambienti interni, spesso trascurati dalle politiche regionali.

Sono uno dei titolari dell’emittente e sono anche conduttore di vari programmi.
