Relazione in supporto della Delibera “Gestione del servizio di igiene urbana: indirizzi”
La delibera in allegato, mira a esprimere i seguenti indirizzi:
a. Preferenza per la gestione pubblica del servizio di igiene urbana rispetto ad altre forme previste
dalle normative vigenti in termini di servizi pubblici locali (forma privata o mista)
b. Adozione dello strumento “in house”, cioè dell’affidamento diretto del servizio a società a totale
capitale pubblico detenuto dall’ente affidante;
c. Mandato alla giunta per elaborare statuto , piano industriale e regolamento del controllo analogo,
al fine di procedere successivamente all’affidamento del servizio di igiene urbana ad una società a
totale capitale pubblico del Comune di Formia;
d. Indirizzi per la redazione del piano industriale, orientato alla strategia internazionale rifiuti zero;
e. Presa d’atto dello scioglimento e delle procedure di liquidazione in via di ultimazione della Golfo
Ambiente, la quale, in ogni caso, non ha mai avuto in affidamento il servizio di igiene urbana, come
evidente da tutti gli atti di cui si dirà in seguito;
La struttura dell’atto è diviso in x parti:
1. Parte Normativa
In premessa è inserita la normativa nazionale e comunitaria di riferimento in tema di affidamento
dei servizi pubblici a rilevanza economica.
In particolare, sono considerati atti fondamentali:
a. Il Referendum popolare di Giugno 2011, con cui i cittadini italiani hanno chiaramente stabilito di
volere le porte aperte per la gestione pubblica dei servizi pubblici, tra cui acqua e rifiuti;
b. Le sentenze della Corte Costituzionale con cui tale indirizzo è stato ribadito, attraverso
l’abolizione di alcune normative restrittive per la gestione pubblica promulgate dal Governo Monti;
c. La prevalenza, nell’attuale normativa nazionale, dell’orientamento comunitario, per cui
l’affidamento in house dei servizi pubblici è possibile a patto di alcune condizioni:
1. totale capitale pubblico della società;
2. controllo analogo da stabilire con regolamento;
3. l’aderenza territoriale dei servizi erogati rispetto alla proprietà dell’Ente (si può agire solo a
Formia se c’è solo Formia nel capitale sociale e così via)
d. La possibilità, con la nuova Legge di Stabilità, di poter costituire più di una società in house per i
Comuni con più di 30.000 abitanti;
2. Cronistoria della gestione
In questa seconda sezione, sono citati tutti gli atti di Consiglio, Giunta e Sindaco relativi alla
gestione dei rifiuti negli ultimi dieci anni. Si tratta ovviamente di semplici prese d’atto.
a. Ama Servizi: tutti gli atti relativi all’affidamento del servizio ad Ama Srl, compreso l’ordinanza
con cui il Sindaco Forte ha prorogato di sei mesi la gestione alla stessa;b. Latina Ambiente: tutti gli atti relativi all’affidamento diretto del servizio a Latina Ambiente,
dall’ordinanza del 21.12.2011 alla delibera di Giunta del 04.07.2013. Nell’atto è citata anche la
delibera di Giunta con cui viene elevato il canone, rispetto ad Ama, di 800.000,00 euro (l’aggio
richiesto da Latina Ambiente per gestire il servizio in “emergenza”). A Giugno 2014, Latina
Ambiente, società mista del Comune di Latina, al 49% privata, avrà gestito il servizio di igiene
urbana a Formia per 30 mesi.
c. Il bando annullato: tutti gli atti relativi all’appalto per la gestione a privati del servizi di igiene
urbana, promulgato dalla Giunta Forte nel 2012 e successivamente ritirato;
3. Golfo Ambiente
Nella presa d’atto di tutti gli atti prodotti dal Comune di Formia rispetto all’esternalizzazione del
servizio di igiene urbana sono citate anche le delibere con cui il Consiglio Comunale ha normato la
vicenda Golfo Ambiente. In particolare:
a. La delibera 65/2007 con cui è stata costituita la società;
b. La delibera 133/2008 con cui alla stessa sono stati affidati alcuni servizi pubblici, quali i servizi
cimiteriali, le affissioni e la pubblicità. Nella stessa, al comma 2, è scritto che l’eventuale
affidamento del servizio di igiene urbana sarebbe stato subordinato a successivo atto del Consiglio;
c. La delibera 33/2008 con cui il Consiglio Comunale ha deciso di sciogliere la Golfo Ambiente
avviando il percorso relativo alla sua liquidazione;
Rispetto alla liquidazione della società Golfo Ambiente, che in ogni caso non ha mai avuto in
affidamento dal Consiglio Comunale la gestione del servizio rifiuti, la delibera conferma nel
dispositivo la volontà di ultimare le procedure di scioglimento.
Allo stato attuale, il Comune è in attesa di recepire, da parte del liquidatore, copia dei bilanci dal
2009 al 2013, mai approvati. Al fine di una corretta valutazione degli stessi, è stato chiesto al
collegio dei revisori, dimissionario, di ricostituirsi per elaborare la necessaria relazione ai bilanci,
senza la quale non è possibile procedere alla loro approvazione o disapprovazione.
La sostanza della delibera in allegato, rispetto alla Golfo Ambiente, è che i destini del servizio di
igiene urbana e della Golfo Ambiente vengono separati, atteso che la stessa società non ha mai
avuto in affidamento tali servizi.
Per inciso, la scelta di procedere ad ultimare la liquidazione della Golfo Ambiente è resa necessaria
sia dalla situazione piuttosto complicata in cui la stessa versa dal punto di vista finanziario e
giuridico, sia dalla finestra aperta dall’attuale normativa (in vigore dal 01 gennaio 2014) per cui si
possono costituire più società.
Nulla pertanto vieta la costituzione di una nuova società nel mentre si manda in liquidazione
un’altra.
4. Determinazioni
La delibera in allegato cita le ragioni per cui si ritiene utile procedere alla gestione pubblica del
servizio di igiene urbana mediante una società a totale capitale del Comune di Formia. Le
motivazioni espresse sono le seguenti:a) Maggiori garanzie per la trasparenza, la sicurezza e l’accessibilità del servizio rispetto alla
crescente penetrazione delle ecomafie nella gestione dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti;
b) Maggiore economicità per gli utenti, data l’assenza di aggio di impresa e la possibilità di
pianificare investimenti a lungo termine senza vincoli di remunerazione;
c) Maggiore possibilità di coniugare il ciclo della raccolta con quello dello smaltimento attraverso
un unico soggetto gestore;
d) Maggiore convenienza sociale, dovuta all’obbligo di reinvestimento degli eventuali utili di
gestione in nuovi servizi all’utenza;
Pertanto, arriva alle seguenti determinazioni:
a. La gestione del servizio di igiene urbana deve essere pubblica attraverso una società comunale e
affidamento in house dello stesso;
b. La Giunta deve provvedere alla redazione degli atti conseguenti, come il Piano Industriale
(ispirato a criteri di una strategia a Rifiuti), lo Statuto e il Regolamento analogo. Questi tre atti
dovranno essere successivamente valutati e approvati dal Consiglio;
c. Si prende atto della decisione di sciogliere la Golfo Ambiente, presa nel 2008, e della relativa
procedura di liquidazione in corso d’opera.
RIUNIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 4 APRILE 2014
Ai sensi e per gli effetti dello Statuto Comunale e del vigente Regolamento Consiliare, si
comunica che il Consiglio Comunale è convocato, per il giorno 04 aprile 2014, ore 16:00, ed,
occorrendo, in seconda convocazione per il giorno 07 aprile 2014 ore 16:00, per l’esame e la
trattazione del seguente ordine del giorno:
INIZIO ORE 16.39
APPELLO NOMINALE
Assenti: Ciano Carla, Colella, Cupo, De Meo Mariantonietta, Di Rocco, Salvatore Forte, Amato La Mura, Picano, Riccardelli, Taddeo.
15 presenti, 10 assenti: seduta valida
1 APPROVAZIONE VERBALI SEDUTE PRECEDENTI;
-
Rigurda il 28 febbraio 2014, 10 atti dal 10 al 19esimo compreso. Astenuti Valerio e Costa. Maggioranza favorevole
2 COMUNICAZIONI DEL SINDACO E DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE;
BARTOLOMEO
Mi ha scritto nota Cupo. La sua attuale condizione di gravidanza non le permette d’essere presente. Mi ha dichiarato una sua dichiarazione di voto su tutti i punti. Le faccio gli auguri: ha come principale problema quello di portare avanti la gravidanza. Ringrazio Alessia Valeriano che ha i bambini con la febbre. Mariantonietta De Meo ha un convegno fuori.
3 GESTIONE DEL SERVIZIO IGIENE URBANA- INDIRIZZI;
CLAUDIO MARCIANO
Il punto è uno dei più importanti finora discussi, riguarda la gestione di uno dei servizi rimasti in carico al Comue che ancor oggi non ha avuto soluzione permanente. Partiamo dai bisogni che devono ispirare una gestione virtuosa dei rifiuti: 1) avere un servizio efficiente. Vogliamo una differenziata spinta che vada oltre il 65%. Un servizio che assicuri livelli adeguati di decoro e pulizia; 2) servizio economico: deve poter essere pagato dai cittadini di questo posto. Tutte le risorse che vi vengono investite occorono per renderlo efficiente, senza aggio, senza profitto. Un servizio che abbia un profilo di trasparenza e sicurezza. Basta leggere i dossier sulle ecomafie.. Un servizio che deve dare garanzie di trasparenza nella sua gestione, non solo per le infiltrazioni collegate ma anche per gestione trasparente della poltiica dei rifiuti. Tutta la città orgogliosa quando tolto gli ultimi cassonetti a Gianola ed abbiamo esteso la differenziata a tutta la città. Nella provincia di Latina, con comuni al di sopra dei 10 mila abitanti, non ce ne sono altri. Abbiamo una strategia a lungo termine. Insediati da 9 mesi, avevamo circa 10 mila cittadini da servire e in questo tempo grazie a finanziamenti provincilai e regionali abbiamo esteso l adifferenziata ed avviato il sistema di compostaggio domestico con compostiera in comodato d’uso gratuito a chi ne ha fatto richiesta. Ma ci sono passi ancora da fare. Se vogliamo essere coerenti, non possiamo avere un soggetto diverso che gestisce lo smaltimento. Smaltimento e raccolta devono essere gestiti dallo stesso cervello, solo così si ottiene il recupero dai rifiuti riciclati. Non si fa bene differenziata e non si ottengono vantaggi su smaltimento se non c’è azione sulle infrastrutture al servizio del sistema. E ci vuole un soggetto che possa permettersi investimenti su tempi a medio termine. Tutto questo ha come unica vera soluzione una gestione pubblica del servizio. Se fossimo in altri territori avremmo potuto vagliare altre soluzioni. Non ci sono imprese, un sistema acerbo dal punto di vista industriale: solo il servizio pubblico può seguire un’altra strategia. Le altre strade finora percorse non hanno prodotto risultati. La parte iniziale della delibera fa un excursus storico. Oggi abbiamo chiarezza normativa per la gestione pubblica dei rifiuti, grazie al referendum che nel 2011 ha visto partecipare il 58% deic ittadini. Aboliti gli articoli che prevedono la necessaria privatizzazione del servizio. Il referendum ha vietato anche la remunerazione del capitale investito, il ché ha tagliato le gambe all’interesse privato. La finanziaria 2014, inoltre, dice chiaramente che i Comuni dai 30 ai 50 mila abitanti possono affidare i servizi in house, con alcune prescrizioni: come ad esempio il controllo analogo da parte delle amministrazioni. C’è dunque una normativa che rende possibile l’affidamento in house. Nella seconda parte, la delibera fa una presa d’atto del percorso che finora si è adottato. Non si può continuare ad avere un servizio gestito in modo provvisorio. Noi dobbiamo chiudere con le emergenze. La Latina Ambiente ci costa troppo. Una differenza di 1 milione e 200 mila euro in più prodotto dalla provvisorietà della gestione. Dobbiamo chiudere il rapporto con la Latina Ambiente anche perché lo stesso ha tanti problemi nella gestione del cantiere principale di Latina, ha graavi problemi finanziari che rendono difficile anche la gestione ordinaria del servizio. L’attuale procedura amministrativa che regge questi rapporti è molto discutibile: affidamento diretto a società mista in cui il Comune non ha azioni, non garantisce il controllo analogo, condizione per un affidamento diretto. Dobbiamo poi chiudere la vicenda della municipalizzata creata nel 2007, la Golfo Ambiente, mandata in liquidazione senza che sia poi stata conclusa. La procedura di scioglimento è aperta da 6 anni. deve essere chiusa perché si sta portando dietro un sacco di problemi, un costo da costenere inutile. Due società municipalizzati per gestione dei rifiuti non possono esserci. Per dare forza a questa procedura è necessario che il Consiglio esprima un orientamento. Un indirizzo chiaro per la giunta che ci permetta di procedere all’elaborazione di quei documenti propedeutici: 1) piano industriale (differenziata, efficientamento, compostaggio domestico, servizio decoro); piccolo investimento, arrivando oltre il 65%, tutte le spese di smaltimento vengano di fatto eliminate, o tolte dal servizio o utilizzate per migliorare il servizio; 2) statuto della società e regolamento per il controllo analogo. Oggi non è il momento di decidere statuto e controllo analogo, oggi dobbiamo stabilire le linee di indirizzo.
ANTONIO DI ROCCO
Come anticipato sulla stampa, questo tipo di delibera non ci convince. Iniziando dal discorso della società pubblica. In questo momento, col governo impegnato a togliere province, società pubbliche, noi andiamo in controtendenza. Sottolineiamo un aspetto: noi riteniamo che il servizio vada affidato ad una società privata. Abbiamo molti dubbi su quelle che potrebbero essere le conseguenze della società pubblica. Tanto per iniziare sul personale: non sappiamo se comporterà problemi sul patto di stabilità, sulle nuove assunzioni. Riteniamo che il Comune abbia bisogno di figure e professionalità elevate che altrimenti non potrebbero essere prese. In campagna elettorale, avevate detto che avreste fatto la società pubblica senza cda. Questa società pubblica: chi la gestirà? Abbiamo un bubbone aperto: quello della Formia Servizi. Si è visto come si è finiti… Non vogliamo fare polemica, dare un contributo. Noi la Golfo Ambiente l’abbiamo sciolta, non messa in liquidazione perché c’erano in corso delle cause di diritto del lavoro. Se avessimo sciolto la Golfo Ambiente, un domani queste persone nel frattempo assunte, potevano rifarsi sul Comune. Questo è il motivo per cui non abbiamo sciolto la Golfo Ambiente e si è arrivati otti a 130 mila euro di debito. Ho letto la sua relazione. Quando nei vari punti parla di maggiori garanzie sulla trasparenza, lei a cosa si riferisce? I controlli sull’infiltrazione non sta a noi farli. Un altro aspetto che mi sarei aspettato, vista la vostra conclamata attenzione per l’ambiente. Quando arrivammo noi trovammo il 12%, noi l’abbiamo portata al 40%. Voi la state portando avanti, ne siamo felici. Ma vorremmo vedere risultati positivi sulle bollette dei cittadini. Mi sarei poi aspettato di iniziare a parlare di rifiuti come risorsa e non solo come problema. E’ il momento di iniziare a valutare i modi per fare del rifiuto una risorsa. Naturalmente, sottolineamo anche la garanzia, nel passaggio alla società pubblica che noi non voteremo, voglimo garanzie per il personale. Su questa delibera ci chiedete una delega in bianco su cui non siamo d’accordo.
SANDRO ZANGRILLO
Una delucidazione alla segretaria: gli amministratori di questa società, secondo il decreto 39 del 2013 non possono essere in alcun modo consiglieri comunali o amministratori di altre società. Per la responsabilità degli amministratori ricadono sulla corte dei conti ma per quanto riguarda il loro compenso. Queste persone che vengono incaricate abbiamo la possibilità di stabilire dei tetti di compenso in relazione a numero abitanti, consiglieri comunali, ecc. … Eventuale reinvestimento delle economie? Campata in aria. La società dovrebbe fare piano finanziario annuale e noi dovremmo mettere a disposizione le risorse. Da dove prenderle? Dalla Tari? Facciamo conto che la società funziona e fa tanta differenziata che ci consente un avanzo di amministrazione. Per far funzionare la società noi dovremmo fare una convenzione? Il passaggio del personale: che fine fanno quelli assunti da organismo pubblico e che non erano dipendenti comunali? Quando facciamo uno screening?
SEGRETARIA ANNA LECORA
Incompatibilità: la stabilisce il decreto legislativo 39 del 2013. A che mi ricordo non esiste normativa specifica ma sicuramente si può definire il tetto massimo per i compensi. Questa seduta è un avvio della discussione. Con questa delibera data mandato al dirigente di avviare gli atti gestionali che dovranno tornare in consiglio per l’approvazione. Personale: la normativa in materia di in house si è evoluta con una rapidità estrema. Dall’art. 113 del 2000 si sono susseguite tante norme. Il dl 98 del 2011 ha confermato l’obbligo dell’applicazione della normativa degli Enti locali anche alle società in house. Tutte le norme devono essere pubblicati: piano anticorruzione, piano trasparenza, atti pubblicati, compensi, personale. Col principio del consolidamento della spesa. Per poter effettuare assunzioni, seguendo procedure concorsuali, devono essere rispettate le norme previste per gli enti pubblici.
ERNESTO SCHIANO
Volevo chiarire i dubbi del consigliere Di Rocco. In merito alla normativa, lei ha ragione ma si è persa l’ultimo cambio previsto dalla legge di stabilità del 2013 che ha sconvolto il quadro. Vissuta epoca della gestione privata percepita come migliore per i servizi. Lo abbiamo visto: la cura è peggiore della malattia. Dobbiamo pensare a come tornare nel pubblico evitando gli sprechi. Ci aiuta la normativa: la legge di stabilità prevede un tetto massimo del compenso dei manager. Per quanot riguarda le infiltrazioni: l’esperienza ci porta a temere. Abbiamo visto come la criminalità organizzata si sia inserita nel settore dei rifiuti, uno dei business prinvipali. Oggi il servizio pesa tanto sulle tasche dei cittadini. Il pubblico è la strada.
GIUSEPPE BORTONE
Qualità ed economicità: solo il pubblico può darci questo binomio. L’esperienza di questi anni ce lo ha dimostrato. Sulla pubblicizzazione del servizio siamo pienamente d’accordo. Quando andremo nel dettaglio potremo approfondire, ma sempre nell’ottica di un miglioramento. Noi sosteniamo fortemente questa linea di indirizzo.
SANDRO ZANGRILLO
Oggi ci siamo norme più stringenti. La società se ci porta un deficit noi dobbiamo dichiararlo, mandare le carte alla Corte dei Conti. Oggi non si può pazziare più. Noi crediamo che facendo un organismo a diretto controllo col Comune. Far pagare tutti quelli che non pagano, far funzionare il servizio e farlo pagare di meno: questo l’obiettivo. Se riusciamo a fare una scommessa del genere potremmo essere credibili ed io me lo auguro. Se non facciamo qualcosa per arrivare a gestione seria, i cittadini ci menano. Non abbiamo alternative.
DI ROCCO
Per fare queste cose bisogna avere competenze specifiche che hanno un costo. Se mettiamo un tetto ai compensi nel cda, chi verrà? La strada per noi è stretta e tortuosa. Noi siamo per la gara.
PICANO
Io concordo con la gestione pubblica del servizio, però mi sarei aspettatom alla luce delle nuove norme e dell’esperienza, che non si ripartisse da una società unica che gestisse solo i rifiuti. Le nuove norme hanno bisogno di una cabina di regia multidisciplinare. Il Comune, prima di attuare una società, deve fare uno studio di fattibilità e di compatibilità col bilancio comunale. C’è un processo di modernizzazione da fare. Modernizziamo questo Comune. Avete un’opposizione collaborativa. Io non sono per la gara, sono per la gestione pubblica. E quanto al manager: guardate Marchionne, vedete quello che è riuscito a fare per la Fiat. A me sembra che ci sia da parte della maggioranza una contrazione a non voler fare questa cosa per paura che poi la gestione delle risorse possa essere gestita da una persona sola. Non può essere una persona sola. Abbiamo altri problemi: gestione dei parcheggi, entrate. Potrebbero essere fatti da una società sola presieduta da un manager che non può essere a 1000 euro al mese. Noi stiamo facendo quello che abbiamo fatto dieci anni fa. C’è bisogno di numeri certi. Noi daremo mandato alla giunta. Finora il servizio rifiuti è stato gestito in modo professionale, ineccepibile. Qualche sbavatura c’è ma la città è grande. Dobbiamo fare un salto di qualità per una società più completa, integrata. Noi dovremo gestire la Iuc, c’è bisogno di capire quanti pagano, quali le unità immobiliari .Se affrontiamo queste problematiche allora possiamo dire che modernizziamo il paese. IO mi asterrò: sono a favore della gestione pubblica ma vorrei che il quadro si allargasse e si facesse un’unica cabina di regia.
AMATO LA MURA
A breve arriveranno altre botte sulla Formia Servizi. Questo viaggiare al buio ci fa stare tranquilli?
SEGRETARIA
Io non faccio alcuna proposta. Io rispondo della normativa. Le norme dicono che alle società pubbliche si applicano le stesse norme che si attuano agli Enti locali. Vale anche per il personale. Il criterio è quello della spesa consolidata.
MATTIA APREA
Di Rocco non dica bugie. Dette inesattezze. Detto che Latina Ambiente non liquidata perché dipendenti… E’ falso. Aveva un solo dipendente. Avevano fatto causa per essere assunti. Voi criticate sempre l’operato degli altri ma non guardate mai nel vostro recinto. Credo che ne risponderete alla Corte dei Conti. Quando posto in liquidazione la Golfo Ambiente, atto scellerato di cui vi siete pentiti, non avete esercitato alcun controllo sull’attività del liquidatore. Sa che non ha mai presentato bilanci? Sapete che i debiti sono legati al vostro operato? Voi mai esercitato un controllo. O avete revocato solo per fare un dispetto alla precedente maggioranza. Neanche di fronte ai decreti ingiuntivi, non avete messo una lira in bilancio per pagare. Voi di questo andrete a rispondere, è un danno ai cittadini. I danni alle casse degli enti. Voi distratto 80 mila euro destinati alla Latina Ambiente per fare una manifestazione al porto e di tutte queste cose risponderete. Ho sentito dire che la Formia Servizi era una società pubblica. Non era società pubblica, era privata nella quale il Comune ha acquitato interessenze. La Formia Servizi non ha creato danno al Comune anzi: quando saranno venduti i box ci guadagnerà 5 milioni di euro. Ditemi se è un danno o un vantaggio. Fin quando l’avete gestita è andata bene e dopo qualche mese, dopo averla sfruttata eletteralmente l’avete buttata a mare. Ritengo che la scelta sia opportuna. Sono per il pubblico, l’ho detto anche quando si è parlato di acqua. Ci sono cose inprivatizzabili: sanità, scuola, rifiuti, acqua. Noi poniamo un argine contro qualunque appetito che non sia sano e genuino. Se diamo mandato alla giunta dobbiamo avere un rapporto fiduciario. Io mi fido di quello che può fare questa giunta. La giunta è espressione del consiglio. Marciano ha lasciato la macchina col pieno di benzina e il bollo pagato: in cinque anni voi capaci solo di un bando che vi è stato anche annullato. Avete dato solo un incarico d’emergenza alla Latina Ambiente, con atto scellerato. E oggi venite a farci i maestri. Avete sbagliato tutti. Noi voteremo compatti.
ENRICO PAONE, capogruppo Sel
A volte si viene tirati un po’ per la giacca. Ho il diritto di affermare che noi avremmo potuto non intervenire tale è la chiarezza della nostra proposizione da sempre, non solo per i rifiuti ma per tutti i settori a favore del pubblico anche quando l’esternalizzazione dei servizi pareva la panacea di tutti i mali. Siamo per una gestione pubblica oculata, ci siamo tornati e ne siamo felici. Non me ne volere Di Rocco, metti nello stesso paniere le pere e le mele. Vorrei capire qual è l’inversione di tendenza rispetto a province, senato e società partecipate, come se fossero tre aziende private. Mi sembra difficile capire quello che vuoi dire.
CONCLUSIONE SINDACO
Gli interventi precedenti, in particolare quelli dei consiglieri di maggioranza, in particolare quello di Aprea mi consentono di evitare di tornare su questi argomenti. Amo dire la verità anche quando non è gradevole. Al di là delle responsabilità su Formia Servizi, Golfo Ambiente… la vicenda Formia Servizi si chiude con saldo positivo: parcheggio e box da vendere… Gli unici ad avere un danno sono le aziende che il parcheggio l’hanno costruito. La società pubblica è in linea con quanto da sempre sostenuto. Stiamo semplicemente attuando il nostro programma. Mi risulta difficile capire come si fa a contestare il passaggio di oggi. Si è fatto un piano industriale che ci costato 40 mila euro, una delibera per affdare a gara il servizio e con un affidamento di giunta abbiamo affidato un servizio di 8 milioni e mezzo di euro. E’ un atto di una gravità assoluta. Interverrà la Corte dei Conti? Non me ne frega nulla. E’ assurdo che le critiche ci vengano da chi ha affidato direttamente il servizio a una società che è una società mista come la Golfo Ambiente, senza gara preventiva. Il servizio è aumentato di un milione e 200 mila euro. E’ costato pi ùdel doppio del danno che a vostro dire Formia Servizi e Golfo Ambiente avrebbero procurato. La Latina Ambiente quando se ne andrà non ci lascerà un parcheggio multipiano, se ne andrà e basta. Questi servizi costano, dobbiamo contenerli il più possibile: questo il nostro obiettivo. Andiamo a pesare direttamente sulle tasche dei cittadini. Più ottimizziamo il servizio, meno i cittadini spenderanno. Speriamo di poter dare di meno alla società e di migliorare il servizio. E’ vero: per gestire la società serve competenza. Ma guardate: oggi noi autorizziamo solo le procedure per la gestione pubblica. Tutto il successivo avrà fasi diverse, alcune delle quali compito dei dirigenti, altri passaggi riguarderanno il consiglio, come ad esempio la convenzione. Chi dice che al direttore della società si daranno 1000 euro. Si farà un bando europeo. Vedrò i curricula di chi viene, faremo un colloquio ma mettiamoci in testa una cosa: una cosa è pagarli bene, un’altra è pagarli smisuratamente. Renzi ha detto a Moretti che 700 mila euro sono troppi. In un momento di crisi bisogna tenere alto il livello etico. Spiegatemi perché il direttore delle Poste deve guadagnare due milioni e mezzo di euro. Una cosa sono i consiglieri di amministrazione: gli si darà di farla con un gettone di presenza bassa perché questo è il suo contributo per la città. Da un lato ci deve essere la professionalità remunerata il giusto. Gli amministratori: chiederò di farlo all’interno di un’operaziozne di servizio per la città. Sapete che i nostri compensi di assessori sono ridicoli, eppure non siamo scappati. Personale: le aziende funzionano quando il personale è motivato e ben condotto. Questo personale che noi faticosamente abbiamo costruito che oggi è in grado di fare la differenziata su tutta la città, la gran parte lavorano adeguatamente. A casa mia, dal 2006, non è mancata una mattina la raccolta. Non mi va che venga un privato a prendersi un 20% in più di aggio. Con quelle risorse posso comprare mezzi e premiare chi lavora più e meglio. ancora oggi non abbiamo capito cosa è il mondo dei rifiuti? E’ in galera mezzo Lazio. E si continua a parlare di gare dei rifiuti? Questo è un settore ad altissimo rischio. E quando non c’è gente che finisce in galera, abbiamo società come Acqualatina. Questa è una grande occasione. A Picano dico: non sono favorevole a società che gestisca più cose. Se andiamo a concentrare tutto in una società, abbiamo creato un altro comune. Se gestiscono rifiuti, parcheggi, servizi scolastici, cultura: significherebbe svuotare il Comune e il Consiglio Comunale che avrebbe l’unico compito di esaminare una volta all’anno i bilanci. Gestiamo soldi dei cittadini e nessuno ha la palla di vetro: una cosa è che un settore funziona bene e uno male, e un’altra è far funzionare male tutto. Oggi votiamo per i rifiuti. Di altro parleremo in altre occasioni. Lasciatemi ringraziare l’assessore Marciano. Ha aperto il cerchio e lo ha chiuso dopo tanti anni. E’ stato lui a crederci sin dall’inizio.
DICHIARAZIONI VOTO
Maurizio Costa: le società partecipate in Italia valgono 23 miliardi di euro come costi, 9 solo nel Lazio. Noi dopo questa discussione, confermiamo che non diamo la delega in bianco. Non ho nessun pregiudizio sul pubblico-privato: per me conta la qualità del servizio. Non daremo deleghe in bianco: non abbiamo dati, non conosciamo la differenza
VOTO: MAGGIORANZA COMPATTA (12 voti)
CONTRARI: 5 UDC
ASTENUTI: Picano e Forte

Sono uno dei titolari dell’emittente e sono anche conduttore di vari programmi.
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