Il Giudice dott. Gioia del Tribunale di Cassino ha assolto una 33enne di Formia, imputata per indebita percezione del reddito di cittadinanza richiesto nel 2020, a danno per l’INPS per un importo di 15.000€. Da quanto è emerso, la donna aveva commesso l’errore di aver omesso di dichiarare che il marito era detenuto. La tesi difensiva dell’avvocato Pasquale Di Gabriele, basata essenzialmente su due aspetti: la delega formale e sostanziale per la compilazione della istanza di percezione del reddito in favore del caf e l’indifferenza reddituale, ai fini della erogazione del contributo, della presenza o meno del marito nel nucleo familiare è stata recepita dal Giudice Gioia che in sede di giudizio finale, ha ritenuto assolvere la 33enne. La pubblica accusa aveva richiesto una condanna ad 1 anno e 4 mesi di reclusione.

Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
