FORMIA – L’amministrazione comunale contro il deposito cauzionale richiesto da Acqualatina

pubblicità

Negli ultimi giorni Acqualatina ha fatturato un deposito cauzionale sulle bollette che aggiorna quello inizialmente richiesto al momento della stipula del contratto.

Il deposito, pari all’importo di tre mensilità, è calcolato sui consumi medi di ogni utenza. A parere del gestore, si tratta di una misura utile a prevenire la morosità. L’Amministrazione comunale di Formia rende noto ai suoi cittadini che tale decisione è stata presa in modo unilaterale dal gestore, senza consultare i sindaci dell’Ato 4, né tanto meno il Comune di Formia. Per l’ennesima volta, la società prende decisioni in spregio al ruolo ricoperto dalle amministrazioni pubbliche. Nell’ultima conferenza dei sindaci, Acqualatina ha tentato di condividere tale scelta con l’Ato che invece ha respinto il punto, anche grazie alla ferma opposizione del Comune di Formia.

A prescindere da quello che ritengono alcuni dirigenti di Acqualatina, il deposito non è un obbligo per il gestore ma una mera possibilità. In fattura vengono già computati dei costi di morosità. Si poteva dunque evitare di chiedere ai cittadini questo ulteriore balzello. Inoltre, come sottolineato da varie sigle di consumatori, tale deposito presenta profili di dubbia legittimità. Codice Civile alla mano, è infatti difficile concepire che una delle parti possa decidere in modo unilaterale di cambiare i termini del patto già sottoscritto. In caso di contenziosi, non escludiamo di presentarci in tribunale al fianco delle associazioni di consumatori.

Nella scorsa conferenza dei sindaci, i Comuni di Formia, Aprilia e Bassiano hanno protocollato un ordine del giorno che impegna la componente pubblica di Acqualatina a rivedere la decisione del deposito cauzionale e, in particolare, a rimborsare i depositi già erogati e ad eliminare quelli eventualmente ancora da richiedere, date anche le diverse vertenze in atto e i futuri pronunciamenti che la magistratura si appresta ad emettere in tutta Italia. L’unico obiettivo del gestore è rinvigorire le esangui casse della società incamerando decine di milioni di euro col deposito cauzionale e con le assurde richieste di conguaglio nelle prossime tariffe. Il progetto è chiaro a tutti: far quadrare i conti, salassando i cittadini.

Pubblicità

I commenti sono bloccati.