FORMIA – Mancoop, assessora Rak: “Un modello da esportare”

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 “Quello della Mancoop è un piccolo miracolo ed un modello da esportare anche in altri settori e realtà territoriali”. Così l’assessora alle Attività Produttive Clide Rak sulla cooperativa nata dalle ceneri della Evotape, la società produttrice di nastri adesivi fallita nell’aprile 2012. Al convegno organizzato presso lo stabilimento di Santi Cosma e Damiano l’assessora ha partecipato con il consigliere Ernesto Schiano in rappresentanza del Sindaco Bartolomeo, a testimonianza dell’interesse con cui l’amministrazione comunale di Formia segue le vicende dei 52 ex dipendenti dell’azienda che, proprio grazie alla cooperativa, sono riusciti a sottrarsi al baratro della disoccupazione. “Nel corso dell’incontro – spiega Clide Rak – ho proposto l’apertura di un tavolo tecnico che raccolga Regione e sindaci del territorio, per studiare insieme i bandi europei e attivare gli strumenti utili alla definizione di una politica sinergica di supporto e sostegno ai tanti lavoratori che necessitano di formazione e contatti per avviare nuove forme di impresa e creare nuovi posti di lavoro. Penso ad esempio ai terreni agricoli di proprietà dei Comuni o degli enti regionali. I nuovi indirizzi dati da Europa e Regione sono una prospettiva importante per la nascita di nuove aziende che promuovano la filiera corta, la vendita di prodotti a chilometro zero, con prezzi inferiori e maggiori garanzie di qualità. La forma cooperativistica – sostiene l’assessora – e il modello Mancoop lo dimostra, può produrre effetti benefici sul nostro asfittico mercato del lavoro. Le esperienze che si sono avute su questo territorio non hanno prodotto risultati apprezzabili perché spesso scollegate, prive di struttura, orfane di quella rete infrastrutturale, logistica e produttiva che ha fatto ad esempio le fortune del modello cooperativistico in regioni come l’Emilia Romagna. Cosa può fare un Comune? Supportare le aziende e i lavoratori, ad esempio fungendo da trait d’union con gli enti sovracomunali, le agenzie di formazione, le stesse sigle di categoria. E’ un percorso nel quale crediamo – conclude – e siamo certi che la Regione ci supporterà”.

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