FORMIA – Manifesti Udc sulla Tares, Marciano: “Loro fanno i guai, noi troviamo le soluzioni”

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“Dal 2008 al 2013 il costo del servizio di igiene urbana è cresciuto di due milioni di euro. Il recupero dell’evasione si è dimezzato e la differenziata è rimasta a livelli troppo bassi per produrre vantaggi. Se c’è qualcuno che deve chiedere scusa a cittadini ed operatori commerciali è l’UDC, responsabile politico di questi pessimi risultati”. L’assessore alla Sostenibilità Urbana Claudio Marciano replica alle accuse che il gruppo consiliare della Vela muove all’amministrazione sulla vicenda della Tares.

“Lancio un appello alle famiglie – dice -, agli operatori commerciali e a tutti quelli che hanno ricevuto una bolletta più salata: non vi fate prendere in giro da chi ha governato per cinque anni guardando solo ai propri interessi e ora cerca di approfittare della vostra rabbia per racimolare due voti. Le tariffe TARES che vi sono arrivate da poche settimane, erano pronte già da marzo 2013 e sono state elaborate per coprire interamente i costi del servizio di igiene urbana consolidati nel 2012. L’UDC avrebbe dovuto approvarle quando era ancora maggioranza in consiglio comunale, ma non l’ha fatto per un bieco calcolo elettorale”.

“Del resto, che l’UDC abbia a cuore le tasche dei cittadini è una scoperta degli ultimi giorni. Non ci risulta infatti che abbia mai proferito parola sulle bollette dell’acqua, a Formia aumentate del 85% in cinque anni: anzi, ha piazzato i suoi uomini nel cda di Acqualatina, con prebende e stipendi da capogiro. D’altronde, cosa avremmo dovuto aspettarci da un partito che a livello nazionale ha coniato l’espressione “la politica dei due forni”, cioè dell’allearsi con chi fa mangiare di più. Infatti, la TARES è un provvedimento governativo. In Parlamento l’UDC ha votato a favore, come in tutti i Comuni in cui governa. A Latina, non ha avuto remore a votare l’applicazione di una tariffa da 30 euro a metro quadrato per i ristoranti. Tariffa che a Formia è comunque di 18, con il 50% di sconto sulle aree scoperte”.

“Credo sia giunta l’ora, visto il ritardo di cinque anni, di seppellire l’ascia elettorale, e di cominciare a ragionare concretamente per risolvere i problemi– spiega -. Sul settore rifiuti in questi primi sette mesi abbiamo fatto molto: l’estensione del porta a porta a tutta la città e la campagna sul compostaggio domestico sono solo due esempi di una strategia complessiva tesa a rendere Formia la migliore pratica sui rifiuti della Regione Lazio. E i segnali sono buoni: a gennaio 2014 siamo oltre il 50%, dodici punti sopra la percentuale del 2013. Tra i primi Comuni del Lazio, con le nostre proporzioni.”

“Le nostre proposte per ridurre i costi e garantire un servizio di qualità sono note. Primo passo: portare la differenziata al 65%, e così facendo, diminuire la spesa per la discarica e aumentare i contributi dei consorzi di filiera per la quantità di rifiuti recuperati. Secondo passo: chiudere la collaborazione con Latina Ambiente il 30 Giugno e affidare il servizio ad una società a totale capitale pubblico del Comune, che non preveda aggio e possa praticare una politica industriale a lungo termine. Terzo passo: guerra all’evasione ed elusione fiscale, potenziando l’ufficio tributi sia di personale che di software in grado di incrociare i dati con anagrafe, commercio ed edilizia”

“I tempi che ci diamo sono altrettanto noti: il primo passo sarà compiuto entro fine Febbraio, con l’estensione della differenziata a Gianola. Il secondo a fine Giugno, il terzo già a partire dal prossimo mese, con il rinforzo di due unità più un vigile dedicati a tempo pieno al’ufficio Tares. Questa è la nostra ricetta per pagare meno, pagare tutti e pagare meglio. Siamo convinti che darà risultati già dal 2014.”

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