Sulla vicenda di Giuseppe Maiolo, il ragazzino di 17 anni morto mercoledì mattina in seguito a un incidente stradale scontratosi con un camion, mentre a bordo di uno Scooter, percorreva la strada regionale 630, la Procura di Cassino, ha aperto un fascicolo per omicidio stradale iscrivendo nel registro degli indagati l’uomo che si trovava alla guida del camion. Non solo, il Legale della famiglia poi, l’avvocato Luca Cupolino ha rivelato uno scenario sconvolgente. Infatti il ragazzo a maggio dello scorso anno è stato temporaneamente affidato dal Tribunale dei minori di Roma, all’amministrazione comunale e al Sindaco nominando un tutore provvisorio che avrebbe dovuto provvedere a collocarlo in una struttura adeguata alle sue problematiche e di contesto hanno ritenuto di dover temporaneamente sospendere la responsabilità genitoriale alla madre, vista la sua condizione di particolare fragilità. Secondo il legale, il ragazzo non ha mai usufruito di interventi adeguati, oltretutto mai iscritto a scuola. Pertanto il 17enne in quel tragico giorno non sarebbe dovuto essere a bordo di uno Scooter lungo la S. R. 630, ma seduto al proprio banco di scuola. Accuse pesanti che chiamano in causa l’amministrazione comunale che al momento stà rivedendo tutte le carte con l’assessorato e gli uffici dei servizi sociali, e stà ricostruendo tutto il percorso della presa in carico del ragazzo.. Al vaglio dei responsabili dei servizi sociali, oltre che di alcuni legali dell’amministrazione, ci sono i documenti relativi alla posizione di Giuseppe Maiolo che, per usare le parole del legale di famiglia “non ha goduto di alcuna assistenza pubblica”. Le indagini intanto proseguono per ricostruire la dinamica dell’incidente anche attraverso le immagini di una telecamera di videosorveglianza privata che avrebbe ripreso l’accaduto
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