All’Ospedale San Camillo oggi i “50 anni” dal primo catetere cardiaco. Un intervento rivoluzionario per diagnosi e trattamento

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Era
il 1966, e al San Camillo di Roma venne effettuato il primo
intervento di cateterismo cardiaco. Oggi, nell’ospedale sulla
circonvallazione Gianicolense, si e’ celebrato l’anniversario di
quell’evento, insieme al professor Giorgio Biffani, il cardiologo che
50 anni fa, effettuo’ l’operazione. “E’ una giornata speciale –
dice Roberto Violini direttore del dipartimento di Cardiologia
interventistica – non un convegno scientifico ma un’occasione unica
di incontro per ricordare un evento fondamentale per la sanità
regionale e nazionale”. Alla celebrazione hanno preso parte anche il
direttore generale dell’ospedale, Fabrizio D’Alba, il professor Adnan Kastrati, direttore del dipartimento di
Malattie cardiovascolari del German Heart Center di Monaco di
Baviera, che in passato ha operato anche al San Camillo, e Michele Baldi, Capogruppo della Lista Civica Nicola Zingaretti al Consiglio Regionale del Lazio.
“Dopo
l’intervento del professor Biffani- ha spiegato Roberto Violini-
nacque l’unità operativa di Cardiologia interventistica che oggi
insieme all’emodinamica, punte di diamante dell’Ospedale San Camillo.
Il particolare anniversario di oggi è dedicato al “cateterismo
cardiaco” uno strumento non solo per la diagnosi ma di trattamento
di molte malattie. Attraverso un catetere – prosegue Violini – oggi
siamo in grado di poter impiantare una protesi aortica nei malati che
non si possono operare, in modo da permettere loro un allungamento
della vita oltre che un miglioramento della stessa”.
“Questa
azienda – ha aggiunto il direttore generale d’Alba – è piena di
storia, tradizione,
competenze e professionalità. La Cardiologia è già un’eccellenza,
e un evento come quello di oggi testimonia la validità e il senso di
responsabilità di tutti i professionisti che con abnegazione ed
entusiasmo lavorano in questo ospedale, a fianco dei cittadini.
“Ho partecipato portando il saluto della Regione Lazio e sono orgoglioso di aver celebrato un’eccellenza come la cardiologia interventistica del San Camillo – dichiara Michele Baldi -. La folta partecipazione degli addetti ai lavori e di pazienti è testimonianza del legame di empatia e di affetto che si è instaurato in questo reparto grazie alla conduzione competente e umana del Prof. Roberto Violini che ha voluto si celebrasse questa importante ricorrenza proprio nel giorno dell’attivazione del telesoccorso. Questa Regione è in prima linea sull’innovazione delle cure ma anche nell’umanizzazione perchè i pazienti siano ovunque curati e assistiti da ogni punto di vista. Con l’occasione ho incontrato anche alcuni lavoratori che hanno occupato i tetti del San Camillo per protestare contro la società La Cascina, che detiene l’appalto di pulizie presso l’ospedale, che li ha licenziati. Mi auguro che questa vertenza, su cui mi sono impegnato personalmente già da tempo facendo in modo insieme al Direttore Generale Fabrizio D’alba di superare le problematiche regionali, si possa risolvere nel modo migliore prima di Natale”.
L’intervento
effettuato 50 anni fa al San Camillo ha rappresentata una “vera”
rivoluzione nel campo della cardiologia interventistica.Una tecnica
proveniente dagli Stati Uniti che ha contribuito a salvare molte vite
umane.

Morena Mancinelli

Addetta stampa Michele Baldi{CAPTION}

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