Ciò che è accaduto a SS. COSMA È DAMIANO può accadere ( accade ) in tutte le realtà.
Il fenomeno del bullismo è più diffuso di quanto si creda, con modalità e intensità anche molto diverse tra di loro .
Lascia, nella mente di chi li subisce, ferite profonde che, a volte, non si rimarginano nel corso di una vita .
Se uno o più ragazzi prendono di mira il soggetto individuato come più fragile ed esposto, se ciò avviene in una scuola dove gli insegnanti e i loro superiori non sono capaci di mettere un argine a tali comportamenti, può accadere ciò che ha portato il piccolo, caro Paolo al suicidio.
Per fortuna non tutti i ragazzi ricorrono al gesto estremo : il suicidio però, e dobbiamo essere molto attenti, ha anche una componente impulsiva che agisce” in quel momento” in cui la persona di sente disperata e senza via di uscita.
Non esistono scorciatoie né soluzioni valide per tutti i contesti: ogni scuola deve prevedere un buon osservatorio sul disagio dei bambini e dei ragazzi, affidati a persone competenti ed esperte, cui possano rivolgersi anche gli insegnanti e le famiglie .
Credo che i comuni debbano farsi carico di tutto questo: la salute ( anche mentale ) a scuola non è compito solo del dirigente ma in primo luogo del Sindaco come autorità sanitaria locale .
Ce la faremo ?
Non lo so, ma si deve sapere che se non si affronta con forza questo problema, di tragedie come quelle di Paolo ne vedremo anche altre, con forme e intensità diverse ma tutte molto dolorose !
Fonte: Profilo Facebook di Sandro Bartolomeo

Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
