LATINA, “Amore e informazione”, domenica la premiere della prima puntata

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La web serie realizzata da Latitudine Teatro e dal Teatro Fellini di Pontinia nell’ambito del bando del Comune di Latina “L’Arte e Cultura al tempo del Covid 19”

Domenica 7 febbraio 2021 alle ore 19.00 andrà in onda, sul canale YouTube del CLAP – Corsi e laboratori arti performative, la premiere della prima puntata della serie web “Amore e informazione”, realizzata in collaborazione con il Comune di Latina da Latitudine Teatro e dal Teatro Fellini di Pontinia. Lo spettacolo, ideato dall’Associazione Latitudine Teatro di Stefano Furlan, è il frutto della partecipazione al bando “L’Arte e Cultura al tempo del Covid 19” promosso dal Servizio Cultura del Comune di Latina, bando nel quale l’Associazione si è classificata al primo posto.

“AMORE E INFORMAZIONE” – LA SCHEDA

Un gruppo di 66 allievi di diverse età e livelli di esperienza, guidati da Stefano Furlan e Clemente Pernarella (da settembre 2020 a gennaio 2021), si sono cimentati con il testo linguisticamente innovativo della drammaturga inglese Caryl Churchill. Un’opera che si presenta anche come sunto di molte tematiche affrontate dalla Churchill in giovane età e che mira a scandagliare il rapporto tra amore e informazione spesso in disequilibrio fra loro. Di fronte all’informazione multiforme del testo, ora biologico-scientifica, ora didascalica, ora mnemonica, l’amore sembra confinato al ruolo di emarginato. Sembra quasi essere un residuo emotivo ma, nonostante ciò, esso rimane comunque un concetto costante, ignorato forse ma nettamente riconoscibile: infatti non esiste amore biologico, amore scientifico, amore mnemonico, ma solo l’Amore in netto contrasto con la multiforme, ammaliante Informazione. Due modelli quasi arcaici. Due facce di una stessa medaglia. Così come i tanti personaggi di Amore e Informazione, che più affogano nei facts e più sembrano bisognosi di affetto sincero.

“Amore e informazione” è un’opera senza trama né personaggi e consta di sette sezioni, prive di titolo, più un epilogo chiamato Random. All’interno di ogni sezione sono presenti 7 scene alle quali l’autrice assegna un titolo indicativo. È come se questi dati fossero informazioni in attesa di essere codificate in scena dai personaggi. L’arduo compito di chi dirige Love and Information, sta nello scegliere, per ogni scena, quante persone parlano e chi dice cosa, così come l’età, il sesso, il rango sociale degli stessi individui: in poche parole non si può prescindere da una marcata soggettività di fondo nell’interpretazione dell’opera.

L’idea di dedicare un progetto di formazione a un testo dalla struttura così particolare nasce dalla possibilità che offre di far lavorare gli allievi in maniera attiva non solo al lavoro attoriale di ogni singolo episodio (creandone i personaggi protagonisti) ma anche all’ideazione del contesto in cui ogni episodio deve essere calato. La divisione in sezioni inoltre ha permesso di lavorare in piccoli gruppi e questo ci ha dato l’opportunità di portare avanti il percorso anche con le restrizioni sanitarie in atto. Il materiale poi raccolto dai registi Stefano Furlan e Clemente Pernarella ha permesso la successiva elaborazione e la realizzazione dei corti.

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