Latina: Gasolio agricolo, UAI risponde al Comune, chiarimenti sui punti critici

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Il problema del gasolio agricolo è diventato un tema molto sentito tra gli agricoltori della provincia di Latina. L’Unione degli Agricoltori ha denunciato più volte la situazione, sottolineando i ritardi e le difficoltà burocratiche che i propri associati devono affrontare per ottenere il riconoscimento dei contributi e la riduzione delle imposte.

Secondo quanto affermato dai rappresentanti locali dell’UAI, il Commissario Straordinario non avrebbe mai accettato un incontro con le parti sociali, nonostante le richieste dell’Unione degli Agricoltori a partire dallo scorso dicembre. Inoltre, Scalco e Gianninoto hanno sottolineato che il Comune di Latina non ha evaso tutte le pratiche entro i trenta giorni di legge, come invece sostenuto dal Commissario.

Un altro punto critico riguarda il portale Impresa in un Giorno, che non funziona sempre e richiede il triplo del tempo da parte dell’operatore CAA. Inoltre, il portale non si connette con il programma Gestione UMA della Regione Lazio, con cui si emettono i libretti. Questo genera un doppio lavoro per gli agricoltori, che devono scaricare le richieste scansionate dal portale e inserire i dati nel programma regionale, con un aumento dei costi e dei tempi.

L’UAI si è detta aperta al confronto con il Comune di Latina e con il Commissario Straordinario, al fine di trovare soluzioni concrete e di semplificare la burocrazia. Tuttavia, Scalco e Gianninoto hanno sottolineato che la situazione evidenzia un problema di inefficienza politica ed amministrativa, che va affrontato con tempestività.

NIKON D780, 45mm, f/2.8, 1/60sec, ISO1000

Di seguito la nota stampa:

GASOLIO AGRICOLO, IL COMUNE DI LATINA SI È SVEGLIATO DAL TORPORE: SCALCO E
GIANNINOTO (UAI) REPLICANO AL COMMISSARIO E CHIARISCONO DIVERSI PUNTI
“Fa piacere che il Comune di Latina si sia svegliato dal torpore e abbia finalmente deciso di
mettere mano al problema del gasolio agricolo che si trascina da mesi come più volte denunciato
dall’Unione degli Agricoltori”.
Queste le parole dei rappresentanti locali UAI Renzo Scalco e Anna Gianninoto a commento della
nota diramata dal Commissario Straordinario Carmine Valente del comune capoluogo. I due
chiariscono alcuni punti:
“Il Commissario Straordinario non ha mai accettato un incontro con le parti sociali né tantomeno
con UAI che lo ha richiesto a partire dallo scorso dicembre e non sappiamo a quali associazioni si
riferisce quando dice non sono state presentate lamentele. Non è vero, poi, che tutte le pratiche
sono state evase nei trenta giorni di legge.
Sulla questione tassa istruttoria – sottolineano Scalco e Gianninoto – il confronto va fatto con gli
altri comuni capofila UMA e non le altre pratiche di attività produttive diverse e l’obbligo di legge
“telematico” lo si aveva anche inviando le pratiche via PEC”.
C’è poi l’aspetto della nuova piattaforma: “Il portale Impresa in un Giorno non funziona sempre,
non accetta alcune tipologie di pratiche, richiede la duplicazione dell’inserimento di tutta una serie
di dati che sono già contenuti nei fascicoli aziendali e nei modelli di domanda regionali che devono
comunque essere scansionati ed allegati. La presentazione della domanda con il portale – fanno
notare i due esponenti UAI – richiede il triplo del tempo da parte dell’operatore CAA con
conseguente ricarico per gli agricoltori i quali, gli se volessero presentare direttamente la
domanda UMA dovrebbero dotarsi di firma digitale con ulteriori costi da sostenere. Ciliegina sulla
torta: il portale Impresa in un Giorno non si connette e dialoga con il programma Gestione UMA
della Regione Lazio con cui si emettono libretti. Dal portale vanno comunque scaricate le richieste
scansionate allegate, per poi inserire i dati nel programma regionale sicuramente costruito molto
bene che permette l’emissione del libretto. Va bene il rinnovamento ma occorre far funzionare i
programmi e agevolare l’utenza, non complicare tutto!”.
“E’ poi corretto chiedersi perché questi problemi ci sono solo con il Comune di Latina, e non con
tutti gli altri comuni della provincia. Dispiace dirlo – concludono Scalco e Gianninoto – ma siamo di
fronte ad una inefficienza politica ed amministrativa. Il Commissario Straordinario avrebbe dovuto
rispondere agli appelli a suo tempo rivolti e non lo ha fatto, e la situazione si è deteriorata. Siamo
aperti ad un confronto e pronti a confrontarci”.

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