Lettera aperta al Sindaco di Gaeta, al Presidente della Autorità Portuale e al Presidente della Camera di Commercio di Latina

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Gentilissimi,
nell’incontro avuto martedì scorso al Comune di Formia che, come concordato, ho tenuto rigorosamente riservato, mi sono state dette due cose:

1) il percorso di adesione all’Autorità Portuale deve prevedere alcuni passaggi che dureranno nella più ottimistica delle previsioni alcuni mesi;
2) lo spostamento del pontile petroli e l’allargamento del porto di Gaeta sono questioni da discutere insieme, visto l’innegabile impatto ambientale che comunque determineranno.
Un articolo di stampa, che personalmente non ho sollecitato e di cui ignoro totalmente le fonti, pubblica uno schema di allargamento dell’area portuale e di delocalilizzazione del pontile petroli che rappresenta a mio parere una minaccia per l’intero Golfo, in particolare per la riviera formiana di ponente. Mi sono ulteriormente informato sulla vicenda e sono venuto a conoscenza del fatto che lunedì l’Autorità Portuale (con la vostra presenza e la nostra assenza) discuterà le linee guida del nuovo Piano Regolatore Portuale. Allora, la domanda che vi rivolgo è la seguente e chiederei sincerità nella risposta: quel grafico pubblicato corrisponde al vero (e allora è un fatto grave alla luce dell’incontro avuto) oppure si tratta di un falso (e in questo caso sono pronto a chiedere scusa)?
A mio parere, il punto vero è un altro: se si vuole condividere un percorso al di là della stessa adesione all’Autorità Portuale, sarebbe corretto coinvolgere Formia in tutte le scelte che direttamente o indirettamente riguarderanno la nostra città. Non abbiamo nulla da contestare per quanto riguarda le scelte che farete per la città di Gaeta. Ci preoccupano solo gli effetti che tali scelte determineranno sul nostro territorio e più globalmente sull’area dell’intero Golfo. E’ su questo che, attraverso il sottoscritto, Formia vi chiede di essere rassicurata.
Voglio inoltre ricordarvi, anche se gli attori attualmente in causa sono diversi, che è toccato al sottoscritto alla metà degli anni 2000 contrastare e battere lo scellerato progetto degli allevamenti di tonni di fronte alla costa di Formia. Questa decisione la stavano prendendo insieme il Comune di Gaeta, la Capitaneria di Porto e l’Autorità Portuale. Bene, pensavo che fosse un’epoca superata, viste le problematiche del nostro Golfo presente.
Ribadisco dunque il mio impegno a proseguire un percorso comune ma con le carte tutte sul tavolo. Altrimenti, non potrete meravigliarvi se di tanto in tanto sarò costretto a interrogarvi sulle scelte che assumerete. Non c’entrano i rapporti tra i Sindaci e i due Comuni che viaggiano sempre su un piano di collaborazione e comprensione reciproca. C’entra la tutela di alcuni interessi generali irrinunciabili che, ne sono certo, il Sindaco di Gaeta al mio posto avrebbe tutelato.
Cordialmente,
il Sindaco di Formia
Sandro Bartolomeo

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