Questa manifestazione si ripropone, in un singolare rendez-vous di fede, musica, arte e sport, come momento di amicizia tra gli scauresi e gli ospiti della cittadina del Basso Lazio. Essa rinnova quei fasti di raffinata ospitalità che resero famoso il centro pontino presso i patrizi romani, tra i quali Marco Emilio Scauro, princepssenatus, console nel 115 a.C., proprietario, secondo la tesi più accreditata degli studiosi, di una villa a ridosso del Monte d’Oro.
L’antica vocazione turistica della località tirrenica costituisce una delle motivazioni di fondo della Festa del Mare “Arrivederci a Scauri”, sorta nell’estate 1964 per consolidare il forte legame tra i residenti, i villeggianti ed il litorale. Nel ricco carnet di iniziative, in programma la penultima domenica di agosto, spicca la processione di barche “auxflambeaux” nella baia prospiciente il Monte d’Oro. Al tramonto, pescatori e diportisti si dirigono, con le proprie imbarcazioni, in fila indiana, verso l’altura (che fa parte del Parco Regionale Riviera di Ulisse) per rendere omaggio alla Madonnina del Mare, posta sugli scogli a protezione della rada, e per ricordare i Caduti, con il getto di una corona d’alloro.
Il simbolico gesto si ricollega ad un episodio avvenuto il 21 luglio 1552, in occasione dell’invasione dei Turchi. I 200 locali fatti prigionieri dal pirata Dragut riuscirono a porsi in salvo, durante una tempesta, dopo aver invocato l’aiuto della Vergine.
Come già accaduto la scorsa estate, anche l’edizione 2021 è condizionata dal rispetto delle prescrizioni correlate all’emergenza sanitaria Covid-19.
Sono uno dei titolari dell’emittente e sono anche conduttore di vari programmi.
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