Minturno: Bilancio/Rinvio della seduta del Consiglio Comunale Le precisazioni dei Capigruppo di maggioranza

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In relazione al rinvio della seduta del Consiglio Comunale di Minturno, in agenda ieri sera per l’approvazione del Bilancio di Previsione 2018, i Capigruppo di maggioranza mettono in luce la correttezza dell’operato del Presidente del Consiglio Giuseppe Tomao.
«I pareri di legittimità del Collegio dei Revisori sugli atti da approvare – spiegano gli esponenti della coalizione di governo – sono giunti via pec fuori termine massimo e non in orario d’ufficio. Tomao ha convocato, quindi, la Conferenza dei Capigruppo, alle ore 12 di ieri, per affrontare la situazione che si è venuta a creare, insieme ai rappresentanti dei gruppi consiliari, al fine di stabilire i tempi e chiarire i contenuti del parere espresso dai Revisori, garantendo agli uffici la possibilità di produrre la documentazione richiesta ed ai Consiglieri l’opportunità di valutare compiutamente gli atti».
Ai sensi dell’art. 44, commi 2 e 3 del Regolamento, “nessuna proposta può essere sottoposta a deliberazione definitiva del Consiglio Comunale se non è stata depositata entro 24 ore prima dell’adunanza, nel testo completo dei pareri di cui all’art. 49 del Decreto Legislativo n. 267/2000 e, ove occorra, dell’attestazione di copertura finanziaria, corredata da tutti i documenti necessari per consentirne l’esame. I Consiglieri comunali hanno il diritto di consultare gli atti d’ufficio richiamati o citati negli schemi di deliberazione depositati o comunque direttamente attinenti alle proposte depositate. La consultazione dei suddetti atti può avvenire durante l’orario d’ufficio”.
«Terminata la Conferenza dei Capigruppo – aggiungono i rappresentanti dell’Amministrazione civica – il Presidente Tomao ha comunicato telefonicamente ai Consiglieri assenti la volontà emersa durante la riunione, in base alla quale i gruppi consiliari non si sarebbero presentati in aula, allo scopo di valutare al meglio i documenti, con richiesta di riconvocazione del Consiglio entro il 31 marzo. Ciò che poi si è verificato. In questo lasso di tempo gli uffici avranno la possibilità di fornire al Collegio dei Revisori i documenti richiesti nel parere, i chiarimenti in ordine ad alcune poste di bilancio sostanzialmente corrette, ma che formalmente necessitano di una maggiore chiarezza per renderne più agevole la comprensione».
«A scanso di equivoci – concludono i Capigruppo di maggioranza – il parere dei revisori è favorevole e indica, in alcuni passaggi, come il saldo del pareggio di bilancio sia abbondantemente positivo, consentendo all’Ente di cedere spazi finanziari da poter richiedere in futuro per indebitamenti o per contrarre mutui destinati a nuovi investimenti».

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