Minturno: Il Lifepack trasferito senza alcun preavviso dal PAT di Minturno al Poliambulatorio di Ponza. La Denuncia del Delegato alla Sanità Americo Zasa di FdI.

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Il delegato alla Sanità per Fratelli d’Italia Minturno Americo Zasa congiuntamente al Coordinatore e Vice Coordinatrice Vincenzo Fedele e Filomena Falduto denunciano un altro servizio abolito presso il PAT di Minturno a seguito di una decisione dei vertici dell’ASL di Latina.

Il riferimento è all’apparecchio Lifepack che fu donato dalla Provincia di Latina al Presidio Ospedaliero di Minturno durante l’Amministrazione Graziano e di cui si interessò direttamente l’allora consigliere comunale e delegato alla sanità Americo Zasa.

Fino a ieri l’apparecchio, dotato di defibrillatore ed utilizzato per la trasmissione degli ECG in tempo reale presso l’UTIC di Latina, era in dotazione del personale Sanitario del PAT di Minturno. Si tratta di un apparecchio molto importante per la rete inter-ospedaliera per l’emergenza coronarica, poiché consente la trasmissione in tempo reale alla rete dell’infarto (IMA) presso le strutture di riferimento di Formia e Latina e permette di trattare i pazienti colpiti da infarto, bypassando  il pronto soccorso ed accelerando i tempi di intervento, con il paziente trasferito direttamente in emodinamica.

E’ assurdo che il lifepack, apparecchio importantissimo per salvare vite umane, da ieri sia stato trasferito senza alcun preavviso da Minturno al Poliambulatorio presente sull’Isola di Ponza, tuona il Delegato alla sanità Americo Zasa.

Sulla stessa lunghezza d’onda il coordinatore cittadino Vincenzo Fedele e la Vice coordinatrice Filomena Falduto:”continua da parte dei vertici dell’ASL di Latina l’opera di smantellamento di quello che un tempo era il fiore all’occhiello per la nostra città. Capiamo l’esigenza di avere un apparecchio così importante presso il poliambulatorio di Ponza, soprattutto durante il periodo estivo, ma è assolutamente inammissibile che venga tolto da un presidio altrettanto importante, anche in considerazione dell’aumento dell’utenza prevista nei prossimi giorni in tutto il comprensorio che, è bene ricordarlo, non interessa solo la città di Minturno, ma anche i comuni limitrofi”.

Abbiamo immediatamente interessato i nostri riferimenti nazionali e regionali che ci hanno assicurato un loro pronto intervento sulla questione, ribadisce Fedele,  perché pur comprendendo la necessità di contenimento delle spese, non è ammissibile mettere a rischio vite umane per risparmiare  poche migliaia di euro. Ritengo che siano altri i settori in cui prestare maggiore oculatezza nelle spese.

Anche per la Vice Coordinatrice Falduto, la decisione di dotare il poliambulatorio di Ponza dell’apparecchio lifepack è assolutamente giusta e necessaria, ma non può essere fatta prevedendone il trasferimento dal presidio di Minturno, semmai acquistandone un altro e garantendone la possibilità di utilizzo tutto l’anno, proprio perché la tutela della vita umana è sempre prioritaria e deve essere sempre garantita.

E’ vero che il PAT di Minturno (ex PS, ex PPI), secondo le normative, dovrebbe avere la semplice funzione di ambulatorio territoriale, effettuando prestazioni quali medicazioni di ferite, punti di suture, terapie iniettive programmate, ecc. conclude il delegato Zasa e pertanto non dovrebbero afferire le cosiddette emergenze maggiori, quali dolori toracici con sospetti infarti del miocardio, ma è un dato di fatto che nonostante il declassamento del Presidio di Minturno, tuttora giungono all’ osservazione dei sanitari emergenze vere e proprie, come da ultimo un infarto la mattina di Pasquetta, brillantemente risolto dal personale in servizio.

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