“MINTURNO LIBERA” SULLA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO RESO DA ACQUALATINA: “NON È PIÙ ACCETTABILE”

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Minturno Libera: “Già da dicembre creare tavoli tecnici per far fronte preventivamente al fenomeno
della siccità per l’estate prossima”
Il movimento civico Minturno Libera torna a parlare di acqua e del servizio idrico gestito da
Acqualatina S.p.A, un tema centrale per Minturno Libera in virtù degli scarsi provvedimenti e
risultati resi dalla società che “da quasi venti anni ci riempie di chiacchiere sugli investimenti, le
ingenti quantità di soldi pubblici erogati e gli interventi fatti e/o da fare sulla rete idrica”, dicono dal
movimento.
Difatti l’azienda torna a non garantire l’acqua e la sua potabilità, l’ultimo episodio è accaduto il 9
agosto 2021 e ha interessato le zone di Minturno, Scauri e Tufo, il tutto si è verificato senza che
l’azienda o il Comune lo comunicassero in un avviso pubblico, solo il 15 agosto 2021 il sindaco,
Gerardo Stefanelli, che tra l’altro, tra il 2006 e il 2008, ha ricoperto il ruolo di membro del consiglio
di amministrazione di Acqualatina, scrive sui propri canali social che “…una condotta idrica
bruciata a Solacciano ha interrotto il flusso verso il serbatoio idrico di Minturno creando problemi
di approvvigionamento, ed ha investito il lombricheto che già l’anno scorso diede tanti problemi
ammorbando l’aria per giorni interi (percepita fin giù la costa)”.
“Insomma – continua la nota di Minturno Libera – , si mischiano le carte, gettando un po’ di fumo
negli occhi agli utenti senza però mai prendere di petto la situazione con l’ente gestore per le gravi
inadempienze nell’erogazione di un servizio di prima necessità, i cittadini minturnesi hanno diritto
all’acqua potabile ogni giorno ed è impensabile che da anni intere zone restino senz’acqua pubblica
per mesi e che, in conseguenza di ogni fenomeno piovoso, venga erogato un liquido definito torbido
e dove, per poter fruire di acqua, i cittadini (e in estate anche i turisti) devono munirsi di taniche e
percorrere chilometri per riempirle”.
“È chiara la manifesta connivenza politica e non è più possibile questo scempio ai danni dei
cittadini perché il diritto all’acqua è ‘un diritto umano universale e fondamentale’ e la responsabilità
del suo approvvigionamento è in capo alla provincia. Inoltre abbiamo un organo ad hoc con
funzioni di controllo sulla gestione del servizio idrico, ovvero, la segreteria tecnico operativa
dell’ambito territoriale ottimale che si trova dislocata presso il Palazzo della Provincia”.
“La nostra proposta – conclude Minturno Libera – è quella di istituire dei tavoli tecnici già da
dicembre in modo che sia assicurato per l’estate 2022 l’approvvigionamento idrico a tutte quelle
zone colpite puntualmente da siccità idrica come le frazioni di S. Maria Infante, Tufo e Pulcherini”.

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