Sono passati pochi giorni dall’inizio dei lavori per la realizzazione della pista ciclabile sul lungomare di Scauri, ma come gruppo politico non possiamo nascondere i dubbi e le perplessità in merito all’opera avviata dall’amministrazione comunale.
Prima di ogni altra cosa, ci preme sottolineare che in linea di principio non siamo in astratto contro le piste ciclabili, anzi riteniamo fondamentale promuovere e sostenere la mobilità ciclistica, nei tragitti quotidiani e negli spostamenti urbani ed extraurbani, per elevare la qualità della vita, garantire l’accessibilità dei territori e valorizzare le risorse ambientali, nonché perseguire gli obiettivi di intermodalità, di migliore fruizione del territorio, di sviluppo infrastrutturale, con valenza anche nel settore sociale, turistico e sportivo.
Riteniamo fondamentale mirare al raggiungimento di questi obiettivi ma, allo stesso tempo, pensiamo che gli interventi necessari a tali scopi devono misurarsi con l’effettiva realtà dei luoghi, e non peggiorare le condizioni della qualità della vita dei cittadini.
La pista ciclabile sul lungomare di Scauri non ci convince, soprattutto per l’istituzione del senso unico di circolazione sul lungomare e, allo stesso tempo, del senso unico di circolazione su Via Cristoforo Colombo.
Ed è proprio su questo punto che sorgono le maggiori perplessità, in termini di sicurezza e di viabilità.
Di certo, la Via Colombo sarà inevitabilmente investita da un aumento considerevole dei flussi di traffico (automobili, pullman, scooter, monopattini, furgoni per carico e scarico merci), ciò dal momento che tale percorrenza diventerà obbligatoria per raggiungere il nostro litorale.
Ciò è irragionevole, perché la Via Colombo non risulta assolutamente adatta a diventare un’arteria principale di scorrimento, non solo perché si presenta con numerosi accessi carrabili e pedonalia raso di strada, ma soprattutto perché risulta poco manutenuta e in gran parte priva di banchine pavimentate e marciapiedi.
Tale strada risulta più come una strada di servizio e siamo preoccupati che la ciclabile prevista dall’amministrazione Stefanelli possa creare pericoli per la sicurezza e l’incolumità degli abitanti della zona, per i bambini che frequentano il Parco Recillo e, in particolare maniera durante il periodo estivo, causa di congestionamento del traffico, con code e caos all’altezza delle spiagge, nonché ostacolo anche ai mezzi di soccorso e agli interventi di pubblica sicurezza.
Queste le perplessità sollevate dal gruppo di Fratelli d’Italia di Minturno che ci tiene a palesare la propria posizione: non siamo assolutamente contrari alla realizzazione di una pista ciclabile a Minturno, anzi questo non è altro che un ulteriore elemento di civiltà e innovazione afferma il coordinatore Vincenzo Fedele.
Dispiace sapere che i comitati di quartiere non hanno ricevuto alcuna risposta rispetto a delle osservazioni scritte che sono state presentate al Comune ma, d’altra parte, di cosa meravigliarsi quando neanche il Consiglio Comunale è stato messo nelle condizioni di poter discutere sul tema.
Di certo, con i nostri rappresentanti nel consesso civico (D’Amici e Larocca) saremmo potuti entrare in merito alla questione, avanzando la nostra proposta che è quella di valutare – e forse siamo ancora in tempo per farlo – la concreta possibilità di realizzare la ciclabile proprio sulla Via Cristoforo Colombo, da una parte realizzando una rete sicura e dedicata di ciclovia, vicina al parco cittadino e al litorale, dall’atra senza stravolgere uno tra i lungomari più belli del sud potino, limitando al massimo i disagi agli abitanti della zona e alle strutture turistiche e commerciali presenti.
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