ATTUALITÀ: Prima conferenza stampa di Mons. Luigi Vari, dopo la presa di possesso ufficiale della cattedra Arcivescovile dell’Arcidiocesi di Gaeta, alla presenza della stampa e dei media della bassa provincia.
La conferenza stampa, all’interno della sala conferenze di Palazzo De Vio, è stata moderata dalla giornalista Sandra Cervone ed è stata introdotta da Don Maurizio Di Rienzo, direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali della Diocesi
Il nuovo Arcivescovo si è presentato ai giornalisti ed alle testate televisive e radiofoniche, con la sua consueta dose di umanità, ma anche con la fermezza di chi vuole portare avanti il suo impegno pastorale tra la gente, con il desiderio di dare una mano a risolvere, o tentare di risolvere i diversi problemi che attanagliano la Diocesi.
Mons. Vari vuole essere un cittadino fra la gente e conoscere il proprio gregge ed è proprio in questo senso che vuole indirizzare il proprio impegno pastorale, facendo tesoro dell’esperienza avuta da parroco “Io mi porto dietro, dell’esperienza di parroco, i volti delle persone perchè se conosci i volti, riconosci le persone, i loro problemi, ma anche le gioie – così Mons. Vari – e questo me lo porto come ricchezza, non come rimpianto, me lo porto dentro come garanzia, che se continueremo a guardarci in faccia, andrà tutto bene”.
Un messaggio quello del nuovo Arcivescovo, che porta una ventata di aria nuova nell’ambito delle istituzioni ecclesiastiche, troppo spesso chiuse nel proprio “io” e nelle proprie certezze; il cammino pastorale di Mons. Vari, vuole essere invece improntato alla chiesa del “buon samaritano” una chiesa che si sappia fermare, sappia cambiare strada e sappia interrogarsi; sappia dire, che forse non vale la pena arrivare fin li, se qui c’è una persona caduta, che ha bisogno che io mi fermi.
Un cammino pastorale, quello che ha intenzione di percorrere il nuovo Arcivescovo di Gaeta, nel solco tracciato da Papa Francesco, e che, Mons. Vari, ha già fatto suo nel cammino di parroco e che ora, proverà a portare avanti, anche, in quello che sarà un impegno sicuramente gravoso, ma che è atteso con gioia da parte di tutto il popolo dell’Arcidiocesi; popolo contagiato dall’umanità del suo nuovo pastore e dalla gioia che lo stesso riesce a trasmettere.
di Enrico Duratorre
