Monte S. Giovanni Campano (Fr): Razionamento idrico nel Capoluogo e frazioni. Richiesta dell’accertamento alle Forze dell’Ordine

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Razionamento idrico nel Capoluogo di Monte San Giovanni Campano e frazioni. Richiesta dell’accertamento alle Forze dell’Ordine per la costante  interruzione della  fornitura idrica dissociata dal piano di turnazione avvisato alla popolazione da ACEA Ato 5.

Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano rappresentata dal Dott. Marco Belli, nato a Monte San Giovanni Campano il 4.4.1961 ed ivi residente invia Roma25, in qualità di Presidente provinciale e Consigliere Nazionale di Fare Verde Onlus  premette che:

–          Il Gestore del servizio idrico  integrato il giorno 2.4.2019 ha pubblicato sul sito web https://www.gruppo.acea.it/content/dam/acea-corporate/acea-foundation/pdf/it/acqua/ato5/turnazione/2019/04/monte-san-giovanni-campano-turni-acqua-acea-02042019.pdf  il piano di turnazione idrica ( razionamento idrico) che è  in corso e  a cui è sottoposta la popolazione di Monte San Giovanni Campano di cui si riporta lo schema di sintesi.

Cattura Turnazione idrica.PNG

–          L’acqua è un bene pubblico indispensabile alla quotidianità della vita della popolazione .

–          Dopo aver tanto premesso nell’interesse collettivo

CHIEDE

Al Comandante della Stazione dei Carabinieri di Monte San Giovanni Campano e al Responsabile della Polizia Locale di redigere un rapporto con cui si constata la reale  turnazione idrica  (razionamento)  imposta da ACEA ATO 5 alla  popolazione per la fornitura di acqua potabile.

Fare Verde dichiara fin da ora che tale piano per il razionamento idrico riportato nello schema pubblicato da ACEA Ato 5 non è veritiero.  Ad esempio:  nel Capoluogo di Monte San Giovanni Campano   la fornitura di acqua potabile  alla popolazione e alle attività produttive viene sospesa nel primo pomeriggio di tutti i giorni (salvo rarissime eccezioni che  in un anno si contano sulla punta delle dita)  e con orari di fantasia e sicuramente non alle 19.00 come certo è che tale comportamento scellerato  dura  dal lontano 2004 con intervallate crisi idriche sostenute da Ordinanze Sindacali di estrema gravità.

Tali dichiarazioni di ACEA chiaramente mendaci sulla turnazione idrica  (razionamento) non corrispondono  all’effettiva fornitura idrica  eseguita  dal gestore del servizio idrico integrato  alla popolazione nel Capoluogo e delle frazioni. Il comportamento tenuto dal gestore del servizio idrico integrato per la fornitura di acqua potabile  ha già procurato spese accessorie alla popolazione che è stata costretta negli anni di severo razionamento idrico  ad installare i serbatoi per lo stoccaggio di acqua potabile, ha concorso alla fuga delle attività produttive  da molte aree di  Monte San Giovanni Campano e infine ha reso scadente la qualità della vita con gravi ripercussioni negative sul valore del  patrimonio immobiliare e sulla vita di relazione.  A fronte di ciò e nonostante la quantità razionata di acqua  non è possibile   sottovalutare le responsabilità del gestore del servizio idrico integrato per quanto riguarda la depurazione delle acque reflue urbane di Monte San Giovanni Campano  che ancora oggi concorrono  all’infrazione Europea inflitta all’Italia. La scrivente Associazione di Protezione Ambientale non può restare silenziosa sulle perdite dell’acquedotto Comunale che è paragonabile  ad un colabrodo  e  infine  non può tacere sui tratti di fogna a cielo aperto esistenti sul territorio di Monte San Giovanni Campano.

Si resta in attesa dell’accertamento richiesto   sul reale  servizio pubblico per la  fornitura di acqua potabile e di quanto altro le Signorie Vostre vorranno accertare che comunque è  sotto agli occhi di ogni singola persona e più volte evidenziato da Fare Verde con articoli sulla stampa.

 Fare Verde ai sensi del trattato di Lisbona si rivolge direttamente al Sig. Commissario all’Ambiente della Commissione Europea, in indirizzo,    dichiarando espressamente che il nostro rivolgerci alle Autorità Italiane troppo spesso non ha scaturito i risultati sperati per un servizio idrico integrato rispettoso delle direttive Europee e che nonostante ciò neppure il buonsenso  ha prevalso cagionando gravi danni alla Comunità di Monte San Giovanni Campano. Pertanto dopo 15 anni di razionamento idrico scellerato, forniture sostitutive con le autobotti e quanto altro lo scibile umano possa immaginare per la depurazione delle acque reflue urbane  si chiede alla Commissione Europea  di rompere gli indugi e di  agire in difesa a della popolazione Europea di Monte San Giovanni Campano.

Distinti saluti

Monte San Giovanni Campano, 11.6.2019

Fare Verde, il Presidente provinciale

E Consigliere Nazionale

Dott. Marco Belli

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