Playoff C Gold – Fabiani irriducibile, ma la Vis Nova festeggia la B!

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13340478_10207084441776112_751288563_oTermina in maniera alquanto beffarda per i padroni di casa la gara-2 della finale playoff di serie C Gold tra Fabiani Formia e Vis Nova. Un canestro annullato sulla sirena ad Evans al termine di un minuto finale completamente folle manda la Vis Nova in B senza dover rischiare altri 5′ di overtime. La Fabiani esce comunque a testa altissima, con la consapevolezza di potersela giocare davvero con tutti.

C’era da impattare lo 0-1 di gara-1, dove i giallorubilio erano crollati negli ultimi due quarti davanti ai dominatori della regular season e vincitori della Coppa Italia di categoria.

Inizio decisamente convincente per i locali, che nei primi 10′ dominano in lungo e in largo e chiudono meritatamente sul +13 (24-11) concedendo poco o nulla ai romani, a segno con 3 triple ed un mezzo regalo formiano su un rimbalzo.

Il black-out che col senno di poi è decisivo si materializza nel secondo parziale, con coach Martiri che mescola le carte in tavola e la Vis Nova che azzecca tutto. Cosa che non fa la Fabiani, abbonata al ferro sui numerosi tiri provati e spazzata via da un 6-20 micidiale che all’intervallo lungo porta la Vis Nova sul 31-30.

La forbice si allarga ancora di 6 punti nel terzo quarto, con Fabbri che oltre a Tucker (in campo solo nella seconda metà di gara per volontà personale nonostante una gamba ko da gara-1) deve accontentarsi anche di un De Angelis a mezzo servizio che esce per un brutto colpo alla caviglia che fa incendiare gli animi.

Il gap sembra incolmabile, con l’inerzia del match in mano agli ospiti che sfruttano al meglio una panchina ben più lunga dei locali, che nonostante le assenze trovano cuore, grinta e stoicismo in ognuno dei propri giocatori.

In apertura di ultimo quarto, Picarazzi fuori per un contestatissimo 5° fallo (dopo toccherà a La Mura) e Fabbri ha sempre meno opzioni a disposizione, ma la reazione c’è comunque grazie anche a Tucker che ricarica i suoi a livello mentale dando l’esempio. La parità sembra essere sempre a portata (anche scarto di -1 in alcuni momenti) ma non arriva, ed eccoci al finale convulso: tripla di Rotundo per il 61-63, con il 5 locale che soffia la palla ad Argenti sotto l’altro canestro e riconquista la sfera.

Timeout di Fabbri per imbastire l’azione per agguantare almeno l’overtime: mancano 8 secondi alla fine. Lo stratagemma posiziona la rimessa in zona d’attacco per la Fabiani, ma Rotundo non si accorge di Capasso libero e commette un’infrazione sanguinosa che costa l’inversione del possesso. Contro-timeout di Martiri, rimessa Vis Nova e fallo inevitabile per stoppare il tempo da parte di Evans. Rossetti fa 1 su 2 segnando il 64-61 Vis Nova, ma quando il tabellone dice 1 secondo alla fine ecco un fallo su Evans che ha l’obbligo di fare 3 punti con 2 liberi.

La soluzione è una sola: primo tiro segnato ed errore sul secondo, con rimbalzo riconquistato e canestro rapidissimo. La missione sembra riuscire, perchè va tutto come previsto e il palazzetto esulta per un overtime che sarebbe stato meritatissimo.

Ma per gli arbitri Evans, sull’errore volontario al secondo tiro, fa invasione partendo verso palla e canestro prima che il tiro torni indietro. Inutile dunque il canestro volante successivo, con la Vis Nova che può festeggiare e la Fabiani che chiude con molto orgoglio ma altrettanto amaro in bocca per un possibile finale di gara-2 che non c’è stato.

Onore a tutti, dal primo all’ultimo, con Enrico Fabbri che ha ridato speranza, solidità e senso di appartenenza ad una squadra che ad inizio stagione nessuno avrebbe dato così avanti nei playoff.

 

Fabiani Formia – Vis Nova Basket 62-64 (24-11; 6-20; 13-19; 19-14)

Fabiani Formia: Viscusi n.e., Rotundo 9, De Angelis 3, Evans 25, Toscano 0, Conte 2, Tucker 4, La Mura 4, Di Mambro n.e., Capasso 3, Picarazzi 12 Coach: Fabbri

Vis Nova Basket: Rossetti 12, Moscianese 5, Gori 10, Procaccio 2, Caldarozzi n.e., Bertoldo 7, Coronini 3, Argenti 8, Napolitano 9, Casoni n.e., Saccone 4, Barraco 4 Coach: Martiri

 

Luca Masiello

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