Rif. Comunista Formia: I canoni del consorzio BIM sono stati incassati? Se sì come sono stati spesi i soldi?

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Rifondazione ComunistaNell’agosto del 2011 chiedemmo alla giunta Forte come intendesse procedere nel recupero dei canoni, circa 3milioni di euro, che l’ENEL aveva accumulato a danno dei comuni compresi nel consorzio BIM (bacino imbrifero montano).

Ovviamente nessuna risposta ci venne data.

Per capire come si sia potuti arrivare a dover riscuotere un credito così elevato, bastò leggere un allegato scovato sul sito del comune di Lenola, pubblicato nell’aprile del 2010.

La normativa vigente stabilisce che i concessionari di derivazioni d’acqua per forza motrice aventi potenza nominale superiore a 220 k/N sono soggetti al pagamento di sovracanoni ai comuni che comprendono nel loro territorio dei bacini imbriferi e montani, cioè zone dove si raccolgono le acque piovane. Nel nostro caso l’Enel che produce energia idroelettrica tramite lo sfruttamento dell’acqua di tali bacini è tenuta a pagare un canone di utilizzo ai comuni in cui essi sono localizzati. Con Decreto 12323/4A del 17/05/1956 l’allora prefetto della Provincia di Latina costituì il Consorzio della Provincia di Latina proprio ai sensi dell’art. 1 della legge 959 del 1953; dovrebbero far parte di questo consorzio i Comuni di Roccamassima, Lenola, Campodimele, Itri, Formia, Spigno Saturnia, Castelforte e SS. Cosma e Damiano.

La sede trovò posto nel Comune di Formia, anche se a quanto ci risulta di tale ufficio nessuno ne è mai stato a conoscenza, tant’è che da noi interpellati, via emai, i responsabili della Federbim (Federazione Nazionale dei Consorzi di Bacino Imbrifero Montano), ci risposero che anche loro non ne sapevano più nulla da anni.

Il servizio di Tesoreria per il Consorzio era stato dato in gestione al Banco di Napoli e che in data 13/06/1985 il c/c bancario di cui era titolare il consorzio presentava un saldo di Lit. 5.658.761 ed interessi di Lit. 747.319.

Il Ministero dei Lavori Pubblici – in un periodo che va dal 19.06.1984 al 24.11.1994 – stanziò circa 100milioni di lire in favore del Consorzio.

In una riunione tenutasi poi nell’aprile del 2010 a Campodimele i comuni compresi nel Consorzio decisero di procedere al recupero dei sovracanoni BIM per gli anni pregressi. Il primo atto conseguente fu la riattivazione degli organi di governo, tra cui l’assemblea, da cui poi la nomina dei due rappresentanti per il comune di Formia.

Ci risulta infatti che l’unico provvedimento agli atti del consiglio comunale fu la nomina dell’allora assessore Manna (per la maggioranza) e dell’allora consigliere comunale Filosa (per l’opposizione) a rappresentare l’ente comunale nella nuova assemblea del consorzio BIM.

Sarebbe utile intanto sapere dai nostri amministratori quale è la parte spettante al comune di Formia, qual’è lo stato dei procedimenti in corso per la riattivazione del Consorzio; quali sono gli atti amministrativi che sottintendono tale procedimento; quali passi intende intraprendere il nostro comune nel caso in cui si dovessero verificare difficoltà nel recupero del credito.

Speriamo che l’amministrazione Bartolomeo trovi il tempo per dare una risposta soddisfacente alle nostre domande.

 

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