Rif. Comunista Formia – Impianti sportivi:«siano restituiti alla cittadinanza»

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Rifondazione ComunistaFinalmente nello scorso Luglio è stato pubblicato il regolamento per la disciplina della gestione ed uso degli impianti sportivi comunali. Passo importante, sebbene tardivo, pensando ai tanti gestori che in assenza di regole hanno fatto profitto di affidamenti quantomeno discutibili dal punto di vista dell’opportunità.

L’atto segue quello del 5 Aprile 2012 con cui la giunta comunale di centrodestra, con delibera n.69, si limitò ad approvare le linee di indirizzo per la prosecuzione delle concessioni in uso di impianti e strutture sportive di proprietà comunale.

Noi riteniamo che in questa materia, oltre la salvaguardia dell’interesse degli abitanti, sia necessaria trasparenza e chiarezza, soprattutto sui dati economici relativi alle concessioni: canone percepito dal comune ed incassi dichiarati dai concessionari.

Siamo sicuri che sul punto troveremmo l’accordo dell’assessore allo Sport Eliana Talamas, visto che nel settembre 2013, ammettendo il caos che regna sui campi, ebbe a dire: “Abbiamo ereditato una situazione di totale anarchia per quanto concerne gestione e responsabilità degli impianti. Molte società hanno i contratti scaduti, altre hanno beneficiato di affitti calmierati in cambio di ristrutturazioni che non sono state realizzate. C’è bisogno di ricostruire dalle macerie. Dobbiamo riappropriarci del patrimonio comunale. Per questo è stato istituito un gruppo di lavoro incaricato di censire gli impianti e il tessuto societario per verificarne l’aderenza ai parametri imposti dalle procure federali e dai principi di trasparenza giuridico-amministrativa”.

Non sappiamo se l’assessore abbia trasmesso alla procura della repubblica di Latina le informazioni di cui è venuta in possesso. Possiamo solo sperarlo visto che, nel caos riscontrato e nel mancato rispetto dei patti sono ravvisabili molti reati, tra cui l’omissione di atti d’ufficio per la mancata adozione dei provvedimenti amministrativi conseguenti, o quantomeno per la segnalazione dei reati di cui si è venuti a conoscenza.

L’adozione del regolamento per alcuni versi è un fatto positivo, per altri non lo è. A nostro avviso è importante che la Giunta determini le tariffe per l’uso; ancora più importante è che entro l’anno il dirigente provveda alla pubblicazione del PIANO DI UTILIZZO ANNUALE degli impianti (art.13) con un ELENCO che, recependo i risultati del CENSIMENTO in atto, distingua quelli senza rilevanza economica per cui non c’è finalità di lucro e la manutenzione straordinaria è a carico del comune (art 23), da quelli rilevanti, per cui la manutenzione straordinaria è a carico del gestore, con la possibilità di gestire attività commerciali e pubblicità all’interno (art. 24). Vogliamo segnalare che l’articolo 24, può essere l’occasione per gli attuali gestori di continuare il possesso su strutture sportive da cui già hanno tratto profitto (vedi i campi di Via Cassio, i campi da tennis di Gianola, ed altri), a discapito degli abitanti per cui quegli impianti sono stati realizzati.

Infatti, molte di queste strutture ricadono tra le aree per spazi pubblici attrezzati per il gioco poste da norma (vedi DM 1444/68) a servizio degli insediamenti residenziali. Quindi tali da essere impiegate gratuitamente o a prezzo calmierato, pertanto incompatibili con un’attività economica.

Appare superfluo, ma necessario, ribadire che il nuovo regolamento deve sottrarre il patrimonio comunale al monopolio familiare di alcuni e come più volte denunciato nel corso di questi anni, senza che politici conniventi muovessero dito alcuno.

In questi anni la magistratura si è dovuta sostituire alla politica nella difesa degli interessi della collettività, laddove la politica si è dimostrata incapace di farlo, ostaggio dell’interesse particolare a danno di quello generale.

La politica di palazzo si liberi delle logiche affaristiche del “Sistema Formia”.

Noi lo pretendiamo.

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