Rif. Comunista Formia: Predisposizione di un “piano emergenza freddo” in favore dei senzatetto

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Con l’inasprirsi delle condizioni meteorologiche e l’irrigidimento delle temperature di questi giorni e dei giorni a venire, chiediamo che l’amministrazione comunale predisponga un piano di emergenza per dare ospitalità e assistenza alle decine di senzatetto, regolari o meno, che sono presenti nella nostra città.

E necessario, da subito, attivare le strutture emergenziali con l’obiettivo di garantire il ricovero notturno alle fasce di popolazione più a rischio, soprattutto per le persone che non hanno un tetto sotto cui ripararsi con temperature che di notte sono al di sotto dello zero.

Le condizioni di freddo estremo, in particolare le cosiddette gelate notturne, rappresentano, infatti, un rischio enorme per le fasce più deboli della popolazione e pertanto richiedono specifici protocolli di intervento da attivare immediatamente a cura dei servizi sociali del comune di Formia.

Chiediamo, quindi, che vengano predisposte le attrezzature del caso per il ricovero notturno, utilizzando mezzi e materiali a disposizione della protezione civile locale e regionale come tende, coperte, brande e servizi igenici chimici oltre che a materiale igienico-sanitario, pasti e bevande calde. Qualora, per qualsiasi motivo, risulti impossibile provvedere all’indispensabile nell’immediato, chiediamo al sindaco di emettere un’ordinanza emergenziale per l’individuazione di locali idonei al ricovero notturno di proprietà pubblica come, se adeguatamente attrezzato, il corridoio d’ingresso della coorte comunale, dotato di riscaldamento e non utilizzato nel periodo invernale e dotato di un ingresso indipendente, o anche la requisizione temporanea dei locali dell’ex-dormitorio delle ferrovie dello stato sito in via rialto ferrovia, già attrezzati per essere utilizzati dal personale ferroviario e attualmente in completo disuso e quindi da subito disponibile per essere attrezzato a ricovero d’emergenza.

Il tutto nell’attesa che la nostra città si doti finalmente di un dormitorio pubblico, in modo che si possa passare da una gestione emergenziale ad una gestione sistemica, in grado di farsi trovare preparati in caso di bisogno come quelli generati da un abbassamento repentino delle temperature.

Non ci sembra di chiedere molto.

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