Sabaudia: “Il Parco e la Commedia non smette di sorprenderci”.

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Oltre 600 persone a serata nei primi appuntamenti della rassegna curata da Gennaro Di Leva e Umberto Cappadocia 

Il Parco e la Commedia non smette di sorprenderci”

Martedì 19 luglio torna Giancarlo Loffarelli e la sua quarantennale esperienza con la compagnia Le Colonne. A introdurre lo spettacolo il professore dell’Università di Tor Vergata Rino Caputo

 

Il Parco e la Commedia è risbocciato anche quest’anno. La nona edizione della rassegna teatrale promossa dalla Pro Loco Sabaudia, curata dal presidente dell’Associazione Gennaro Di Leva e dal direttore artistico Umberto Cappadocia, con il patrocinio del Parco nazionale del Circeo, del Comune di Sabaudia, della Provincia di Latina e della UILT- Unione italiana libero teatro, è iniziata superando le più rosee aspettative. Il teatro a cielo aperto della cavea del Centro visitatori del Parco nazionale del Circeo, in queste prime serate di programmazione che si protrarranno fino al 5 agosto, ha mostrato uno dei suoi volti più belli.

È tornata quella che per la città di Sabaudia è una tradizione che si rinnova ininterrottamente dal 2011: la lunga fila di persone che s’incammina a piedi a ridosso dell’inizio degli spettacoli, le tante auto disposte nel parcheggio del principale ingresso al Parco e ancora i tanti che decidono di arrivare con larghissimo anticipo, pur di non rischiare di non trovare posto a sedere, assistendo anche alle ultime prove audio-luci, gli spalti che abbracciano la scena interamente gremiti, i “ritardatari” che si portano le sedute da casa o che si sistemano sul prato adiacente il palcoscenico. «Sono nove anni che assisto a queste scene – sottolinea il direttore artistico Umberto Cappadocia – ma non smette mai di sorprendermi la grande partecipazione di pubblico, in questo inizio di rassegna penso che siano state superate anche le 600 persone a serata. Siamo arrivati alla nona edizione, nove anni di spettacoli che hanno coinvolto tutti: cittadini di Sabaudia, turisti, compagnie teatrali provenienti da tutta Italia, adulti ma anche tanti bambini. Una rassegna che cresce anno dopo anno, uno spettacolo in più rispetto l’edizione precedente (quest’anno sono 23), più partner che ci sostengono e continuano a credere nel nostro progetto, compagnie se possibile più “importanti” e più ricca l’offerta che oggi ricomprende praticamente ogni genere di spettacolo». 

La scelta consolidata in queste nove edizioni è quella del coinvolgimento e della partecipazione, cercando di veicolare anche le cose più serie e complesse tramite eventi che rimangono all’insegna della leggerezza. Il Parco e la Commedia è divenuto ormai un appuntamento atteso da tanti, in cui si avvicendano momenti “alti” a quelli più popolari, non dimenticando mai gli eventi dedicati ai bambini, questa la sua forza distintiva: unire un pubblico variegato in uno dei luoghi simbolo per la città. Un racconto lungo ventidue serate (dal 12 luglio al 5 agosto) attraverso ventitré spettacoli immersi nello straordinario scenario del Parco nazionale del Circeo, un lungo lasso di tempo che rappresenta una rarità per una rassegna – la più longeva per la città di Sabaudia – teatrale ma che fa sentire i suoi effetti ben oltre questa contingenza. 

«Come ogni nuovo inizio – interviene il presidente della Pro Loco Sabaudia Gennaro Di Leva – non posso nascondere la mia emozione, ma anche preoccupazione: portare avanti, senza alcuna interruzione, 26 serate (il 29-30-31 luglio sempre con Umberto Cappadocia ci spostiamo in centro per ospitare a Palazzo Mazzoni la rassegna Musica in Blu) per 27 spettacoli non è certo cosa ordinaria, ma l’esperienza del Parco e la Commedia diventa per me di anno in anno sempre più straordinaria. A tutte le persone che in questi giorni mi chiedono ragguagli sulla presenza a Sabaudia di più iniziative messe in scena contemporaneamente, non posso che rispondere con la più piena soddisfazione. Sono felice che la città dove ho scelto di vivere offra l’opportunità di scegliere tra un ricco ventaglio di proposte, anzi spererei che questa ricchezza abbracciasse un lasso di tempo sempre più ampio. Sono però ancor più lusingato che tante centinaia di persone, in queste prime serate, abbiano scelto, o riconfermato, il nostro Parco e la Commedia». 

La rassegna in questa prima manciata di appuntamenti si è voluta circondare di “amici” con il ritorno, nella emozionante serata inaugurale, di Elisabetta Femiano e il suo splendido Lettere d’amore, della sempre “cara” compagnia di Angelo Grieco Insieme per caso (in programma anche venerdì 19 luglio con il Povero Piero di Achille Campanile), o ancora L’ultimo regalo della compagnia di Anguillara OttoVolante e di Renato Chiocca insieme alla compagnia Tempi supplementari, “vecchi amici” per sempre nuovi spettacoli e nuove avventure. E sempre a un gradito ritorno è affidata anche la quinta serata in programma martedì 16 luglio, come sempre alle 21. Il palcoscenico a cielo aperto del Parco e la Commedia ospiterà infatti Giancarlo Loffarelli e la compagnia Le Colonne di Sezze che quest’anno festeggia i suoi quarant’anni sulle scene. Presenteranno Rivistissima, uno spettacolo che si propone come una “carrellata” attraverso la nobile e popolare tradizione del teatro di Rivista che tanto ha permeato la cultura teatrale prima e televisiva poi del XX secolo, privilegiando la dimensione metateatrale come materiale umoristico della scrittura scenica. Attraverso una serrata alternanza di brani, scene e canzoni della Rivista, vengono portate in scena alcune tra le più divertenti proposte dei Fratelli De Rege, del duo Chiari Campanini e di tanti altri protagonisti di questa forma di teatro a torto definita “minore”, di cui lo spettacolo ricostruisce la storia e fa rivivere la memoria e le emozioni impresse in molti di noi.   

Introdurrà la serata il professor Rino Caputo, già preside della facoltà di Lettere dell’Università di Roma Tor Vergata, considerato tra i massimi conoscitori di Dante e Pirandello e grande estimatore del teatro in tutte le sue molteplici sfaccettature, che dialogherà con il direttore artistico della rassegna Umberto Cappadocia.  

 Comunicato stampa

 

 

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